Le donne migranti prive di documenti sono uno dei gruppi a più alto rischio in ambito lavorativo e sociale.

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Donne e migranti, due volte vulnerabili

Quando si parla di migranti, il punto di vista delle donne - in particolare di quelle senza documenti - è purtroppo il meno conosciuto. Eppure le donne migranti prive di documenti sono uno dei gruppi a più alto rischio in ambito lavorativo e sociale, una condizione resa ancora più difficile dalla pandemia. Una ricerca dell'European Network of Migrant Women descrive l’impatto che il periodo post-Covid ha avuto sulle loro vite. Oiza Q. Obasuyi ci racconta in questo articolo i punti più interessanti ([link removed]) .

Come sempre concludiamo con l'attualità. Il nuovo decreto immigrazione che mina ulteriormente i diritti umani; l’Italia accusata di responsabilità in un nuovo naufragio; l’allarmismo e la disinformazione sull’“invasione” dalla Libia. Tutte le notizie della settimana su rifugiati e migranti nell'ultima web-review ([link removed]) .

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Senza documenti e vulnerabili: la realtà delle donne migranti in Europa ([link removed])

In Europa, le donne migranti prive di documenti costituiscono uno dei gruppi a più alto rischio in ambito lavorativo e sociale, con conseguenze gravi e spesso tragiche sulle loro vite. Prendendo come casi di studio Malta, Irlanda e Polonia, Frohar Poya, ricercatrice dello European Network for Migrant Women, descrive l’impatto che il periodo post-Covid ha avuto sulle vite delle lavoratrici migranti.
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I migliori articoli della settimana ([link removed])



Emanato nei giorni immediatamente successivi alla tragedia di Cutro, nel nuovo decreto immigrazione del Governo Meloni il filo conduttore rimane quello della repressione.

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