Un razzismo "sistemico" che parte dalle leggi che regolano i meccanismi di ingresso o l'erogazione di servizi per gli stranieri.

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L'Italia continua ad essere un paese razzista

Omar Baldeh è morto tra le fiamme nel ghetto di Castelvetrano dove si trovava per lavorare come bracciante nella raccolta delle olive. Cosa lega la sua storia a quella delle aggressioni e della violenza razzista? Lo stesso meccanismo escludente cui sono sottoposti gli stranieri nel nostro paese. Un razzismo "sistemico", quello di cui ci ([link removed]) parla Oiza Q. Obasuyi ([link removed]) in questo approfondimento ([link removed]) , che parte dalle leggi che regolano i meccanismi di ingresso in Italia o l'erogazione di servizi.

Allarghiamo lo sguardo sull'Europa nei giorni in cui la Commissione Europea ha presentato un nuovo piano contro il traffico di migranti. Non più solo le reti criminali nel mirino delle istituzioni, ma anche il traffico "sponsorizzato dagli Stati". Un riferimento - nemmeno troppo velato - a quello che sta avvenendo alle frontiere esterne dell'Ue con la Bielorussia. Ce ne parla Paolo Riva ([link removed]) .

Ecco poi la nostra rassegna web settimanale ([link removed]) , con cui vi raccontiamo le ultime notizie su rifugiati e migrazioni. La sentenza durissima nei confronti dell'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, condannato a 13 anni; il ricordo della strage del 3 ottobre 2013 a Lampedusa; ancora violenze contro i migranti in Libia. Questo e molto altro nella nostra ultima Web-Review.

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A un anno dalle proteste Black Lives Matter, l’Italia rimane un Paese razzista ([link removed])
A fine settembre Omar Baldeh, uomo originario della Guinea Bissau, è morto tra le fiamme che hanno avvolto il suo rifugio a Castelvetrano dove si trovava per lavorare come bracciante nella raccolta delle olive. Era costretto a vivere in una baraccopoli da un sistema di marginalizzazione e violenza ormai strutturato. Una vicenda profondamente dolorosa le cui cause andrebbero ricercate nell'alveo della violenza razzista e istituzionale che parte dalle leggi che regolano la vita degli stranieri nel nostro paese. Ce ne parla Oiza Q. Obasuyi.
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Il nuovo piano Ue contro il traffico di migranti ([link removed])

Il precedente Piano d'azione contro il traffico di migranti risaliva al 2015: era stato concepito dopo la strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e approvato nel pieno della crisi legata alla guerra in Siria. All’epoca, l’obiettivo prioritario era smantellare le reti informali e criminali che consentono ai migranti di arrivare in Europa, soprattutto attraverso il Mediterraneo e la rotta Balcanica. Oggi, accanto a quel fine, ce n’è uno ulteriore: fermare “il traffico di migranti sponsorizzato dagli stati”, come quello che sta avvenendo “alle frontiere esterne dell'Ue con la Bielorussia”. Ce ne parla Paolo Riva.

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I migliori articoli della settimana ([link removed])
Incredulità e stupore per la sentenza nei confronti di Mimmo Lucano condannato per presunti illeciti relativi al sistema di accoglienza realizzato a Riace; un’altra vittima in un ghetto di braccianti: Omar Baldeh muore nella baraccopoli dell’ex fabbrica Calcestruzzi Selinunte a Castelvetrano; Lampedusa ricorda la strage del 3 ottobre 2013.
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