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Subject La Ocean Viking attracca a Pozzallo
Date August 10, 2021 3:09 PM
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A 550 migranti, tra cui 118 minori, in condizioni precarie è stato assegnato un porto sicuro dopo diversi giorni di stallo in mare. 

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La Ocean Viking attracca a Pozzallo


Foto via SOS Mediterranea ([link removed]) .

A 550 migranti, tra cui 118 minori, in condizioni precarie è stato assegnato un porto sicuro dopo diversi giorni di stallo in mare.
1. La nave Ocean Viking attracca a Pozzallo
L’8 agosto, dopo diversi giorni di stallo nel Mediterraneo centrale, alla nave Ocean Viking della Ong SOS Mediterranea è stato assegnato il porto di Pozzallo per lo sbarco ([link removed]) di oltre 550 migranti, tra cui 118 minori.

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In un comunicato stampa del 5 agosto, Sos Mediterranea aveva affermato ([link removed]) che l’assegnazione di un porto sicuro fosse urgente per via delle condizioni di salute delle persone salvate: “Molti naufraghi erano già esausti quando sono stati salvati dall’equipaggio di Sos Mediterranee e sono tuttora in condizioni di estrema fragilità. Molti di loro riportano ustioni da carburante, mal di mare e dolori corporei. Alcuni sopravvissuti sono svenuti a causa del calore”.

Inoltre, diverse persone sopravvissute hanno affermato ([link removed]) di aver subito terribili abusi, poco prima di partire dalla Libia, da parte di trafficanti di esseri umani. Delle storie di chi era a bordo della Ocean Viking ci parla Bianca Senatore in un reportage ([link removed]) per AltrEconomia.

2. Naufragio di migranti sulla rotta per le Canarie
Il 5 agosto sono annegate ([link removed]) 42 persone, tra cui ([link removed]) 30 donne, 8 bambini e 4 uomini, che viaggiavano sulla rotta tra Africa - più precisamente sulla costa di Dakhla (Marocco), nel Sahara Occidentale - e Isole Canarie (Spagna).

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Helena Maleno Garzón, esperta di migrazioni e attivista dell’organizzazione Caminando Fronteras - che si occupa dei diritti delle persone migranti che arrivano sulle Isole Canarie - ha affermato ([link removed]) che l’imbarcazione su cui viaggiavano i e le migranti sarebbe stata ribaltata da un’onda e che una delle persone sopravvissute ha perso due figli.

Inoltre, Garzòn ha denunciato ([link removed]) la scarsa coordinazione tra Spagna e Marocco sulle operazioni di soccorso.

3. Interrogazione parlamentare sulle violazioni dei diritti dei cittadini stranieri
Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra Italiana, ha presentato un’interrogazione parlamentare ([link removed]№=4/09989&ramo=CAMERA⋚=18) alla Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sul centro di accoglienza di Pantelleria. Le motivazioni dietro a questa iniziativa risiedono nel rapporto ([link removed]) realizzato dall’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) sul sopralluogo, effettuato nel maggio 2021, nel centro di accoglienza di Pantelleria.

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Nel rapporto sono emerse diverse criticità ([link removed]) e violazioni tra cui: l’assenza di un’informativa completa in merito ai propri diritti; forme di privazione de facto della libertà personale; condizioni di sovraffollamento in cui non è possibile rispettare nemmeno i minimi standard di accoglienza.

Come riporta l’Asgi è necessario agire con azioni immediate “al fine di individuare soluzioni strutturali che garantiscano il rispetto della libertà personale, come previsto dall’articolo 13 della Costituzione e un’accoglienza dignitosa e rispettosa dei diritti umani e del diritto alla salute ai migranti che sbarcano a Pantelleria”.

4. Senza dimora e migranti sans-papiers fuori dal sistema sanitario
Le persone senza dimora e le persone migranti sans-papiers continuano a essere escluse dal sistema sanitario. La provincia autonoma di Trento ha stabilito ([link removed]) l’obbligo di green pass per le persone senza dimora - italiane e non - che vogliono accedere a mense e dormitori. La decisione ha suscitato critiche e perplessità dato che le persone senza dimora rientrano tra le categorie vulnerabili che hanno scarso accesso al vaccino, e quindi al green pass, per via della mancanza di residenza ([link removed]) .

Come spiega ([link removed]) Laura Pasotti su Redattore Sociale, nonostante tutte le regioni abbiano aperto alle prenotazioni per il vaccino, restano gli ostacoli amministrativi: “Per molte persone che rientrano in questa fascia di popolazione la telefonata può essere complessa per problemi linguistici e non tutte hanno gli strumenti per accedere al portale”.

Circa 700mila persone rischiano di rimanere escluse dal piano vaccinale e tra queste rientrano: 500 mila migranti sans-papiers, alcune decine di migliaia di cittadini comunitari non residenti che lavorano saltuariamente e sono in condizioni di fragilità sociale, circa 55 mila persone senza dimora, oltre ai minori stranieri non accompagnati e 220 mila migranti che, nel 2020, hanno fatto domanda di regolarizzazione.

5. Incendi in Grecia: evacuazioni nei centri per migranti
Non solo i civili, anche le persone migranti sono state colpite dagli incendi in Greca. I centri di detenzione ([link removed]) e ricezione per migranti, in particolare quelli di di Amygdaleza e di Malaksa, sono stati evacuati.
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Per decisione del Segretario Generale di Accoglienza e Identificazione, le strutture ricettive della Grecia meridionale, nonché i Centri di Accoglienza e Identificazione dell'Egeo Orientale, sono state adeguatamente preparate per potenziali scenari di rimozione preventiva.

L'evacuazione della struttura ricettiva di Malakasa ([link removed]) è stato il primo caso di necessaria attuazione dei parametri del piano. Particolare attenzione è stata riservata ai minori non accompagnati della struttura di Malakasa.

6. Migranti senza diritti: ancora tensioni tra Lituania e Bielorussia
Continuano i flussi migratori ([link removed]) verso la Lituania in una crescente tensione con la Bielorussia.

Per la Lituania, la Bielorussia spinge le persone migranti a oltrepassare la frontiera, in risposta alle sanzioni ([link removed]) che l’Ue ha imposto in seguito alla repressione dei manifestanti dell’opposizione e al dirottamento ([link removed]) di un aereo Ryanair verso Minsk. La Bielorussia, al contrario, dice che è la Lituania stessa la causa di questi flussi migratori e il motivo, secondo la Bielorussia, risiede nella riduzione dei tempi per le procedure di asilo.
In mezzo a queste tensioni ci sono persone migranti ([link removed]) che vengono rimbalzate da una parte all’altra e private dei loro diritti fondamentali. Chi è stato sistematicamente respinto verso la Bielorussia - in violazione del principio di non respingimento ([link removed]) - ha affermato di aver subito abusi sulla frontiera in Lituania: alcune persone, bambini compresi, hanno riportato ferite.

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