La dashboard, la rassegna web, le analisi: questo e molto altro nella newsletter di Open Migration!
L'Europa premia chi blocca i migranti?
 
Da poche settimane la Croazia è entrata a far parte della zona Shengen, allargando a est lo spazio comune europeo di libera circolazione di cittadini e merci. Un evento che ci dà l'occasione per fare un bilancio sul ruolo svolto dall'ex repubblica jugoslava proprio rispetto alla libertà di movimento. Christian Elia ci spiega perché il controllo delle frontiere esterne della UE e il trattamento riservato a chi migra hanno avuto un ruolo centrale in questa vicenda.

Ancora più a est in Kazakhstan, principale meta di emigrazione per chi scappa dal regime di Putin. Migliaia di cittadini russi hanno deciso di trasferirsi qui, chi con l’inizio della guerra in Ucraina e chi, la maggioranza, dopo l’annuncio della mobilitazione parziale, il 21 settembre scorso. Come ha reagito l’ex repubblica sovietica a questo afflusso? Ce lo racconta in questo reportage Ilaria Romano.

Come sempre concludiamo con l'attualità.
 Tutte le notizie della settimana su rifugiati e migranti nell'ultima web-review.

Scriveteci e diteci che ne pensate, buona lettura!
 
Il team di Open Migration

P.S.
La nostra missione è produrre informazione di qualità, per favorire il cambiamento nel dibattito pubblico. Aiutaci a farlo sempre meglio!
 
L’ingresso della Croazia nello spazio Shengen è un momento per un bilancio del ruolo svolto dall'ex repubblica jugoslava rispetto al controllo delle frontiere esterne della UE e al trattamento riservato a chi migra. Ce ne parla Christian Elia.
Share Share
Tweet Tweet
Forward Forward
 
Nei primi sei mesi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, i cittadini russi che hanno lasciato il proprio paese sono stati più di 400 mila. Due settimane dopo l’annunciata mobilitazione parziale del 21 settembre scorso, avevano già raggiunto quota 700 mila. Il Kazakhstan è stata la principale meta di emigrazione, ma come ha reagito l’ex repubblica sovietica a questo afflusso? Ce lo racconta Ilaria Romano da Almaty.
Share Share
Tweet Tweet
Forward Forward
 
Migranti detenuti nei meandri di traghetti di linea. Uomini, donne e bambini incatenati e rinchiusi al buio contro la loro volontà al solo fine di respingerli in Grecia. È solo l’ultima agghiacciante notizia emersa grazie al lavoro d’inchiesta dei giornalisti di Lighthouse Reports.
Share Share
Tweet Tweet
Forward Forward
Esplora la nostra dashboard
Sostieni Open Migration!
Facendo una donazione ci aiuterai ad offrire più informazione di qualità.
Sostienici
Open Migration su Twitter
Open Migration su Facebook
Visita Open Migration
Copyright © 2017, Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili.
 
Our mailing address is:
Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili
Via Monti di Pietralata 16
Rome, RM 00157
Italy

Want to change how you receive these emails?
You can update your preferences or unsubscribe from this list