Trasporto ferroviario regionale, basta con gli affidamenti diretti, serve concorrenza
La concorrenza può migliorare la qualità e ridurre i costi dei trasporti ferroviari: eppure in Italia si continua a procedere con gli affidamenti diretti, da ultimo in Lombardia col rinnovo per nove anni del contratto di servizio a Trenord. Se ne occupa Andrea Carrarini nell'ultimo Briefing Paper dell'Istituto Bruno Leoni, "La concorrenza nel trasporto ferroviario passeggeri regionale: un confronto tra il sistema italiano e tedesco" (PDF). Lo studio si occupa sia del trasporto regionale, sia di quello a lunga percorrenza, individuando due casi di successo: la concorrenza nel mercato nell'alta velocità in Italia, e la concorrenza per il mercato nel trasporto regionale in Germania. Scrive Carrarini: "Il trasporto regionale in Italia non si è sviluppato negli ultimi anni in maniera apprezzabile, pur causando per la collettività oneri finanziari sempre più gravi, in coincidenza con l'assenza pressoché totale di concorrenza per il mercato. Al contrario, lo stesso segmento in Germania, tramite un progressivo processo di apertura effettiva alla concorrenza, è cresciuto in maniera costante e sostanziale, senza significativi aumenti dei costi complessivi in termini reali. L'apertura del mercato è stata raggiunta in Germania principalmente tramite l'attuazione di una serie di misure istituzionali e organizzative volte ad offrire condizioni eque per i nuovi entranti. Lo sviluppo del mercato regionale tedesco rappresenta quindi un valido esempio di come Il Briefing Paper "La concorrenza nel trasporto ferroviario passeggeri regionale: Un confronto tra il sistema italiano e tedesco" di Andrea Carrarini è liberamente disponibile qui (PDF).
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