Degli oltre due milioni di profughi ucraini che avevano cercato rifugio in Romania, sono poco più di 85 mila quelli rimasti nel Paese: in maggioranza sono donne e bambini. Cosa ne è stata di quella straordinaria accoglienza dal basso che aveva coinvolto famiglie e semplici cittadini? La Romania resta ancora un Paese accogliente in un cui narrazioni tossiche su migranti e rifugiati non trovano spazio? Da Costanza un reportage di Christian Elia.
Ci spostiamo nei Balcani occidentali dove, secondo recenti dati Frontex, da gennaio a settembre gli attraversamenti illegali verso l'Ue sono stati oltre 106 mila: una cifra del 170% più alta rispetto allo stesso periodo del 2021. Una delle ragioni è che la Serbia ha una serie di accordi bilaterali visa-free con Paesi terzi, ma come ci racconta Lorenzo Di Stasi le cose potrebbero presto cambiare.
Come sempre concludiamo con l'attualità. Il nuovo Governo Meloni che sembra instradato verso una nuova stagione di "porti chiusi", ancora naufragi al largo di Lampedusa, le persone straniere in Italia che producono ricchezza ma rimangono povere secondo i dati Idos.Tutte le notizie della settimana su rifugiati e migranti nell'ultima web-review.
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Dei circa 2,4 milioni di ucraini entrati in Romania dall'inizio della guerra, attualmente oltre 86mila rifugiati sono rimasti nel Paese, la maggior parte donne e bambini.
Secondo i recenti dati dell'agenzia europea per il controllo delle frontiere Frontex, dai primi di gennaio fino a settembre ci sono stati più di 106 mila attraversamenti illegali dai Balcani occidentali verso l'Ue. È una cifra del 170% più alta rispetto a quella dello stesso periodo del 2021.
L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha giurato domenica mattina. La scelta di Piantedosi come Ministro dell’Interno e di Salvini a quello dei Trasporti lascia pensare a una nuova stretta sulle migrazioni.