L’Italia ha un nuovo Governo
Foto copertina via Twitter/AnadoluAgency
L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha giurato domenica mattina. La scelta di Piantedosi come Ministro dell’Interno e di Salvini a quello dei Trasporti lascia pensare a una nuova stretta sulle migrazioni.
1. Su Governo Meloni e porti chiusi
Domenica mattina il passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo esecutivo guidato da Giorgia Meloni, poi la cerimonia di giuramento al Quirinale.
Tra i ministri spicca la scelta di Guido Crosetto alla Difesa, Matteo Salvini alle infrastrutture e Matteo Piantedosi agli Interni. Saranno quelli che dovranno gestire il dossier migrazioni.
Cosa dobbiamo aspettarci?
Nel primo Consiglio dei Ministri non si è fatto cenno ai decreti sicurezza, ma la scelta Piantedosi di Salvini in dicasteri chiave lascia pensare a una nuova stretta sulle migrazioni.
L’ex prefetto di Roma Piantedosi, come ricorda Domani in questo ritratto, è stato capo di gabinetto di Salvini “durante la stagione dei porti chiusi”. Fu lui a riferire di un “allarme generalizzato sulla possibile infiltrazione di soggetti radicalizzati in Italia attraverso i barconi” che portarono poi a casi come quello della nave Diciotti o Open Arms, bloccate in rada lasciando i migranti in mare per giorni - Salvini, sul caso Open Arms, è tutt’ora accusato di sequestro di persona e abuso d’ufficio.
Anche in questa ottica la scelta di Matteo Salvini ai Trasporti - il ministero che normalmente gestisce i porti - lascerebbe pensare a una nuova edizione di quella stagione. C’è però un giallo, la delega ai porti (e quindi la competenza) in un primo momento sembrava spettasse al nuovo Ministro del Sud e del Mare Musumeci. In serata invece Salvini avrebbe avuto la meglio, rivendicando per sé un ministero - e un potere sui porti - col quale può esercitare ancora il controllo sugli sbarchi.
2. Il parlamento europeo rifiuta di approvare il bilancio di Frontex
Il parlamento europeo si è rifiutato di approvare il bilancio 2020 di Frontex.
“Nella risoluzione – che ha ottenuto 345 voti a favore, 284 contrari e 8 astensioni – i parlamentari hanno criticato “l’entità della colpa grave e delle altre irregolarità individuate” nel periodo in cui ai vertici dell’Agenzia c’era il francese Fabrice Leggeri, dimessosi il 28 aprile 2022 in seguito alla pubblicazione della relazione dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) e successivamente sostituto nel ruolo di direttore esecutivo dalla lettone Aija Kalnaja”, riporta il Manifesto.
L'agenzia non è riuscita a proteggere i diritti fondamentali dei migranti e dei richiedenti asilo ed è stata coinvolta nei respingimenti illegali di almeno 957 rifugiati tra marzo 2020 e settembre 2021, hanno osservato gli eurodeputati. Che hanno anche espresso profonda preoccupazione "per il suicidio di un membro del personale, correlato ad accuse di molestie sessuali", ricordando che nel 2020 sono stati segnalati "almeno 17 casi" di presunte molestie sessuali nell'Agenzia.
3. Anche una minore non accompagnata di 4 anni tra i tanti arrivati a Lampedusa
Continuano gli sbarchi a Lampedusa. Nella scorsa notte sono approdate sull’Isola 126 persone migranti, tutte provenienti dalle regioni subsahariane. I naufraghi - riporta Rainews - sono stati condotti presso l'hotspot dell'isola, dove le presenze sono salite a 1.089 a fronte di una capienza massima di 350 posti.
Nei giorni precedenti era giunta sull’isola anche una bambina di quattro anni che viaggiava da sola. I suoi genitori e la sorella di 7 anni, racconta l’Ansa, sono stati lasciati in Tunisia.
A quanto riportato su Lampedusa, va aggiunta la notizia di un nuovo naufragio a poche miglia dalle sue coste: i militari della motovedetta della Guardia costiera hanno tratto in salvo 22 uomini, 3 donne e un minore, ma mancherebbero all’appello almeno quattro persone.
4. Due minori hanno perso la vita su un’imbarcazione al largo dell'Italia
Due bambini, di uno e due anni, sono morti dopo una violenta esplosione che ha provocato un incendio su un’imbarcazione diretta a Lampedusa. Un’avaria al motore dell'imbarcazione avrebbe causato una scintilla che ha fatto infiammare parte del carburante.
“Sul caso è stata aperta un'inchiesta per stabilire cosa abbia innescato l'incendio. In un primo momento si era diffusa la notizia dell'esplosione di una bombola, ma se fosse stata questa la causa, il barchino sarebbe colato a picco e le vittime sarebbero state molto più numerose”, riporta l’Ansa.
5. Malta respinge i migranti in Egitto
Secondo l’Ong Medici senza frontiere, Malta avrebbe respinto diversi migranti in Egitto, in violazione delle leggi marittime internazionali. Per l’Ong, non sarebbe la prima volta che Malta viola il principio di non respingimento.
Anche le Ong Alarm Phone, Mediterranea Saving Humans e Sea Watch hanno denunciato questo episodio. “In violazione delle convenzioni marittime, 23 persone soccorse in zona SAR maltese dalla nave mercantile Shimanami Queen, con bandiera panamense, sono state portate forzatamente in Egitto su istruzione del Centro di coordinamento dei soccorsi (RCC) di Malta lo scorso 26 settembre”, ha affermato MSF in un comunicato. Inoltre, “al momento del soccorso, i naufraghi erano in mare da 4 giorni, con cattive condizioni meteo e scarsità di cibo e acqua. Secondo le convenzioni marittime, l’RCC maltese è legalmente responsabile del coordinamento delle operazioni di soccorso all’interno della sua zona SAR”.
6. In Italia, le persone straniere producono ricchezza ma rimangono povere
Lavorano in condizioni peggiori, sono più sovraistruiti e sottoccupati, ma contribuiscono in misura rilevante all’economia del Paese, con un saldo positivo di 1,3 miliardi di euro per le casse dello Stato. Nonostante questo, restano largamente esclusi da molte prestazioni sociali, pur avendo un tasso di povertà 4 volte superiore a quello degli italiani. Questo è quanto emerge dal Dossier Statistico sull’Immigrazione 2022 a cura del Centro Studi e Ricerche IDOS.
“Eppure – sostiene Luca Di Sciullo, presidente di IDOS – se si consentisse loro non solo di lavorare più ore regolarmente, visto che la sottoccupazione cela spesso un contestuale impiego in nero, ma anche di accedere a professioni di più alta qualifica, con contratti più stabili e tutele effettive, sarebbe valorizzato un potenziale ancora oggi mortificato, sebbene quanto mai prezioso in questa fase di crisi globale”.
Il team di Open Migration
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