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Il Mediterraneo si conferma il “cimitero più grande del mondo”

 

       Foto via Twitter/SOSMediterranee

Mentre il Papa invita, per l’ennesima volta, a non guardare dall’altra parte quando si tratta dei diritti e delle vite dei migranti, si registrano ancora drammatiche notizie di naufragi, morti e dispersi nel Mediterraneo.

 

1. Ancora naufragi al largo della Grecia

Una barca con circa 40 migranti è affondata vicino all'isola di Lesbo, nell'Egeo orientale. 

Mentre nove persone sono state salvate, è proseguita la ricerca per ulteriori dispersi: 16 donne hanno perso la vita. Nel frattempo un'altra barca che trasportava fino a 100 migranti si è schiantata contro le rocce al largo dell'isola greca meridionale di Citera. I residenti locali si sono uniti alle autorità per aiutare a salvare circa 80 sopravvissuti, mentre le immagini di alcuni video mostravano come i migranti avessero disperatamente cercato di scalare la parete della scogliera dopo lo schianto. L'ONG Aegean Boat Report ha affermato che 95 persone erano a bordo della nave.

Al dramma delle morti in mare, ha dedicato spazio anche la trasmissione di Radio 3 Fahrenheit, che ha approfondito il tema insieme all’Avv. Arturo Salerni presidente della Coalizione Italiana libertà e diritti civili.

2. La denuncia dell’ONU: razzismo sistemico in Svizzera

Le persone di origine africana devono affrontare "perquisizioni invasive, insulti razziali, violenze [...]". Lo affermano alcuni esperti delle Nazioni Unite, a seguito di un’indagine in Svizzera i cui esiti sono stati pubblicati in questo rapporto.

Catherine Namakula, presidente del gruppo di lavoro di esperti sulle persone di origine africana, ha dichiarato che per i neri in Svizzera "le operazioni di polizia includono arresti brutali, trattamenti degradanti e il rafforzamento degli stereotipi negativi". "Le vittime sono dissuase con la violenza dallo sporgere denuncia, tutto questo con il sostegno del sistema giudiziario", ha affermato Namakula. Inoltre, gli esperti hanno scoperto che gli stereotipi negativi sui neri sono comunemente sostenuti e rafforzati da campagne e autorità politiche in cui i neri sono "mostrati come narcotrafficanti, parassiti sociali o richiedenti asilo indesiderati".
 

3. Sempre più migranti di nazionalità egiziana attraversano il Mediterraneo

“Sperando di costruirsi una nuova vita, sempre più egiziani stanno compiendo il pericoloso viaggio attraverso il mare. Ma le misure sempre più ostili dell'Europa per scoraggiarli riecheggiano uno schema familiare e promettono di rendere il viaggio ancora più pericoloso” riporta la giornalista Nadine Talaat su The New Arab.

Nella prima metà del 2022, oltre 4.150 egiziani sono arrivati ​​sulle coste italiane, quasi quattro volte di più rispetto allo stesso periodo del 2021. Gli egiziani sono ora la nazionalità più numerosa dei migranti arrivati ​​in Italia quest'anno, rappresentando circa uno su cinque di tutti gli arrivi. “Da diversi anni l'Egitto soffre di una prolungata crisi economica dalla quale fatica a riprendersi. Nel 2016 ha ricevuto un prestito di 12 miliardi di dollari dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) che gli ha richiesto di attuare una serie di misure di austerità che hanno spinto quasi un terzo dei 102 milioni di egiziani nella povertà” sottolinea Talaat. E ancora, “in risposta al forte aumento del numero di cittadini egiziani che arrivano in Italia, la Commissione europea ha annunciato [...] che fornirà al governo egiziano 80 milioni di euro per rafforzare la sicurezza e la sorveglianza delle frontiere”.

L'Egitto ha un accordo bilaterale con l'Italia dal 2007 per la riammissione dei migranti. “Questo tipo di accordi”, scrive Talaat “è popolare tra i membri dell'Unione Europea (UE) e i paesi di origine dei migranti, ma attivisti e avvocati per i diritti umani sostengono che il respingimento, prima di consentire loro di presentare una domanda di asilo, viola i diritti umani”.
 

4. Ungheria, Austria e Serbia delineano un piano per fermare le migrazioni

I tre leader di Ungheria, Austria e Serbia puntano a unire le forze per fermare i migranti che provengono dalla rotta migratoria che attraversa la Serbia, viene riportato su Euronews.

Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha affermato che il piano d’azione includerebbe una maggiore cooperazione di polizia lungo i confini e il sostegno alla Serbia sul rimpatrio di migranti nei loro paesi d'origine. “Sosterremo direttamente la Serbia per effettuare i rimpatri e non solo sosterremo il know-how tecnico, ma faremo anche il necessario e li sosterremo finanziariamente”, ha affermato Nehammer. Il primo ministro ungherese Viktor Orban sostiene la realizzazione di hotspot al di fuori dell'Unione Europea, con conseguente esternalizzazione delle richieste di asilo.

Ricordiamo che l'Ungheria è stata accusata di gravi violazioni dei diritti umani in particolare per via dei continui respingimenti illegali alle sue frontiere.
 

5. Nuovi sbarchi a Lampedusa

“Sono 68 i migranti che sono arrivati, con tre diverse imbarcazioni, durante la notte nell'isola delle Pelagie. Si aggiungono ai 12 approdi di ieri con 313 persone in totale”, riporta Rai News.

“Al molo commerciale di Lampedusa sono stati bloccati, subito dopo l'approdo, 37 tunisini, fra cui 4 donne, una delle quali incinta di 7 mesi, e quattro minori. La Guardia di Finanza, sulla terraferma di Linosa, ha invece bloccato 9 tunisini. L'imbarcazione, in questo caso, non è stata ancora ritrovata. A tre miglia dalla costa di Lampedusa, la motovedetta V821 delle Fiamme gialle ha intercettato e agganciato una barca di legno di 7 metri con a bordo 22 bengalesi”.

Nell'hotspot di Contrada Imbriacola sono, al momento, presenti 684 ospiti, a fronte dei 350 posti disponibili.
 

6. Migranti, Papa: “La loro esclusione è schifosa e criminale”

Una forte presa di posizione, l’ennesima, a favore dei migranti. È quella fatta da Papa Francesco durante l’omelia pronunciata in piazza San Pietro nel corso della Messa celebrata per la canonizzazione dei Beati Giovanni Battista Scalabrini e Artemide Zatti.

La beatificazione del “Vescovo dei migranti” è stata infatti un'occasione per ribadire la vicinza del Papa alle tante persone morte nel Mediterraneo, ma anche per condannare le condotte politiche di un’Europa che - quando si tratta dei diritti e delle vite dei migranti - guarda dall’altra parte.

“Nel giorno in cui Scalabrini diventa santo, vorrei pensare ai migranti. È scandalosa l’esclusione dei migranti, anzi, è criminale: li fa morire davanti a noi e così oggi abbiamo il Mediterraneo che è il cimitero più grande del mondo. L’esclusione dei migranti è schifosa, è peccaminosa, è criminale. Non aprire le porte a chi ha bisogno… “No, non li escludiamo, li mandiamo via”… Sì, ai lager, dove sono sfruttati e venduti come schiavi”.
 

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