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L’Italia vota, ma il presente (e il futuro) per rifugiati e migranti non è roseo

       
      Foto via Twitter/Sea Watch Italy

Discriminazioni a scuola, fermi amministrativi per le navi delle Ong, lavoratori stranieri ancora vittime sul lavoro. Mentre l’Italia al voto elegge il Parlamento più a destra dal dopoguerra a oggi, il presente di rifugiati e migranti resta arduo e il futuro non lascia immaginare cambiamenti imminenti.

 

1. Lavoratori migranti morti in un cantiere edile

Si chiamavano Said Salah Ibrahim Abdelaziz (25 anni) e Samir Mohamed Said (29 anni) i due lavoratori egiziani trovati morti in un cantiere edile di Moltrasio (Como).

Arrivati dall’Egitto da pochi mesi, i due lavoratori erano stati assunti per costruire ville di lusso. I loro corpi sono stati trovati dentro a un container dove erano soliti dormire, abitando distanti dal cantiere: per scaldarsi, hanno deciso di accendere un braciere che, provocando le esalazioni di monossido di carbonio, si è rivelato letale. L’associazione Baobab Experience ha commentato la vicenda parlando dell’insicurezza sul lavoro delle persone migranti:

“Quando i loro parenti sono arrivati a Moltrasio hanno inveito contro i responsabili del cantiere: ‘Lo sapevate benissimo che dormivano qua da 25 giorni!’. Se fossero completamente in nero o per quale ditta lavorassero lo stabiliranno i magistrati. Quello che è certo è che tenere due operai a dormire nella piccola baracca dentro il cantiere produce un doppio risparmio: sulla vigilanza notturna e sul costo della trasferta da Milano”, riporta il giornalista Massimo Franchi su Il Manifesto.


2. La Sea Watch 3 è nuovamente in stato di fermo amministrativo

La SeaWatch 3 è di nuovo sottoposta a un fermo amministrativo emanato dopo 13 ore di controlli dalle autorità statali a Reggio Calabria.

Non è la prima volta che una Ong viene sottoposta a tali provvedimenti: nel 2020, ricorda la Ong, i controlli arbitrari dello Stato erano stati contestati alla Corte di Giustizia Europea che, nel mese di agosto 2022, ha dichiarato che il salvataggio in mare è un dovere e che i controlli non possono essere utilizzati arbitrariamente contro le ONG. “La Corte di Giustizia ha anche ribadito come il numero di persone soccorse non possa essere il motivo del fermo di una nave. Non esiste alternativa a salvarle, non possono essere lasciate in mare ad annegare”, ha commentato il gruppo Sea Watch Italy.

3. Discriminazioni a scuola per i bambini stranieri

ll Comune di Montorio al Vomano (Teramo) il 31 agosto 2022 ha approvato una delibera che prevede il trasporto scuolabus e il servizio mensa gratuiti per le famiglie residenti nel comune. Tuttavia, per poter accedere al bonus, occorre che almeno uno dei due genitori sia cittadino italiano o dell’Unione Europea (UE).

“Tale previsione”, ha commentato l’Asgi , “oltre a essere in contrasto con l’ordinamento nazionale e internazionale posto a tutela dei minori con cittadinanza extra UE, costituisce una vera e propria forma di apartheid, per di più utilizzata sulla pelle dei bambini”. Gianni Piscione, avvocato dell’Asgi, intervistato dalla giornalista Eleonora Camilli su Redattore Sociale, ha affermato che si tratta di “un caso di discriminazione, fondata sulla nazionalità [...]. A parità di requisiti, infatti, le famiglie extra europee non possono fare richiesta del servizio”.

Per questo motivo, sia l’Asgi che l’Arci hanno depositato un ricorso al tribunale di Pescara contro tale delibera, poiché è ritenuta “in contrasto con l’ordinamento nazionale e internazionale posto a tutela dei minori con cittadinanza extra UE”.


4. La guardia costiera greca respinge 35 migranti

L'Ong Aegean Boat Report afferma che la guardia costiera greca ha respinto decine di migranti su un gommone al largo dell'isola di Rodi. Un video pubblicato dalla ONG mostra uomini con passamontagna che respingono violentemente l’imbarcazione.

"Nel video possiamo vedere chiaramente tre uomini con il volto coperto, in quelle che sembrano essere uniformi delle autorità greche[..]", ha scritto l'Ong, sottolineando anche che i gommoni su cui si trovavano questi ultimi appartengono alla guardia costiera ellenica, evidenziando anche come il numero ID della nave era visibile e indicava che l’origine dell’imbarcazione fosse Rodi. Nonostante le numerose testimonianze dei migranti, le autorità greche hanno negato il respingimento dei migranti in mare. Brian, un camerunese partito con altri dalla Turchia ha affermato che, a maggio, la barca su cui viaggiava è stata respinta quando si è avvicinata all'isola greca di Samos: "stavamo per attraccare [...], ma all'improvviso una barca bianca è arrivata dritta verso di noi. Su di essa c'era un distintivo a forma di bandiera greca e un altro di Frontex".

Mentre i migranti continuano a morire in mare, Turchia e Grecia continuano ad accusarsi reciprocamente di effettuare respingimenti illegali.


5. La Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (NCPT) svizzera ritiene "disumano" il trattamento dei migranti durante le espulsioni

La Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (NCPT) ha descritto in un nuovo rapporto il trattamento "disumano" dei migranti durante i processi di espulsione in Svizzera.

L'organizzazione svizzera ha monitorato una trentina di deportazioni aeree dalla Svizzera tra aprile e dicembre 2021 e ha pubblicato i suoi risultati in un rapporto di settembre. Nel suo rapporto, l'NCPT ha descritto la deportazione di una madre, incinta di quattro mesi, come particolarmente "degradante e disumana". La Commissione ha descritto come la donna incinta sia stata ammanettata davanti ai suoi figli e trattenuta. "Doveva allattare al seno mentre era ammanettata e le manette non sono state rimosse durante la visita medica", ha osservato l'NCPT.


6. L'Ue fornirà 80 milioni di euro alla guardia costiera egiziana

La Commissione europea ha confermato che saranno stanziati 23 milioni di euro nel 2022 e 57 milioni di euro nel 2023 per fornire attrezzature e servizi alle autorità egiziane per "ricerca e salvataggio e sorveglianza delle frontiere terrestri e marittime".

Erik Marquardt e Tineke Strik, eurodeputati del partito dei Verdi, in un’interrogazione parlamentare, hanno espresso le loro perplessità sullo stanziamento di questi fondi all’Egitto, considerando le gravi violazioni dei diritti umani ai danni dei migranti e dei cittadini del Paese in questione.

"La Commissione vuole prevenire la migrazione irregolare via mare. Pertanto, è disposta a collaborare con il regime militare egiziano. L'Ue non dovrebbe cooperare con la guardia costiera egiziana per impedire la fuga delle persone. Dovremmo usare i soldi dei contribuenti per prevenire la sofferenza e per sostenere le persone bisognose di protezione internazionale - non per costruire una fortezza europa”, ha affermato Strik.

7. L’Italia elegge il Parlamento più a destra dal secondo dopoguerra a oggi
Si è conclusa da poche ore il voto per il rinnovo del Parlamento italiano e a vincere è stata la coalizione di centrodestra trainata dai voti di Fratelli d'Italia. Cosa significherà per i diritti delle persone migranti in Italia?

Per InfoMigrants, le politiche ultraconservatrici e discriminatorie della coalizione vincente colpiranno l’immigrazione in continuità con quanto già fatto dai precedenti Governi: per Gorden Isler, membro del consiglio esecutivo dell’Ong Sea-Eye, Fratelli d’Italia "avrebbe seguito le politiche e le idee del governo Conte" [si pensi ai Decreti Sicurezza] anche adottando “approcci più radicali”. Secondo Isler "è probabile che un tale governo intensifichi il respingimento e la discriminazione nei confronti delle persone in cerca di protezione a livelli inimmaginabili [...]", Isler ha affermato che un governo di destra "farà di tutto per ridurre il numero di arrivi di richiedenti asilo in Italia [...].

Anche l’ECRE (Consiglio Europeo per i Rifugiati) esprime le sue preoccupazioni: la vittoria di Fratelli d’Italia non farà altro che aumentare la violenza contro i migranti e l’ostilità nei confronti delle operazioni di ricerca e soccorso in mare.




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