Le riforme per sopravvivere a crisi energetica e declino
IBL pubblica il Manuale delle riforme per la XIX Legislatura
L'Italia sta attraversando una fase difficilissima della sua storia, in cui il declino di lungo termine si sovrappone al ritorno dell'inflazione e agli effetti della crisi energetica. Come uscirne? L'Istituto Bruno Leoni intende contribuire al dibattito in corso tra le forze politiche con il Manuale delle riforme per la XIX Legislatura (PDF).
Il Manuale propone una sintetica analisi del contesto e poi individua interventi in vari ambiti: riforma fiscale, politica di bilancio, politica energetica, riforme del welfare e concorrenza. Per quanto riguarda la politica fiscale, la proposta dell'IBL ruota attorno a una riforma complessiva del sistema tributario nel segno di una flat tax al 25%, che allinei su tale aliquota tutti i principali tributi. Una simile riforma non ha solo l'obiettivo di semplificare il fisco, ma anche quello di ridurre sensibilmente il sistema fiscale. Pertanto è necessario intervenire anche dal lato della spesa, prendendo sul serio la missione della spending review e perseguendo (a dieci anni dall'introduzione di una previsione costituzionale in tal senso) l'equilibrio di bilancio finora sempre derogato. Naturalmente, in questo momento la politica di bilancio deve tenere conto anche dei rincari dei prodotti energetici: a tal fine è essenziale razionalizzare le politiche di aiuto varate in questi mesi, riducendone l'impatto sul bilancio dello Stato e concentrando gli aiuti su chi ne ha veramente bisogno.
Non si può pensare di rilanciare la crescita senza intervenire sul welfare: il Manuale approfondisce, in particolare, i casi della scuola, della sanità, delle pensioni e del lavoro. In tutti questi ambiti è necessario introdurre adeguate forme di flessibilità, nel rispetto dei vincoli esistenti. Pertanto, se per scuola e sanità occorre maggiore trasparenza nel pubblico e un maggiore coinvolgimento del privato, il sistema pensionistico va riportato nel solco della sostenibilità di lungo termine e la disciplina lavoristica deve mettere nel mirino la revisione della pluralità di incentivi esistenti (molti dei quali scarsamente efficaci) e concentrarsi sulle politiche attive e il meccanismo di matching tra domanda e offerta.
Infine, per quanto riguarda la concorrenza, non è sufficiente proseguire la via delle liberalizzazioni, ma bisogna anche mettere sotto controllo l'interventismo pubblico attraverso una politica di privatizzazioni (e l'interruzione del processo di rinazionalizzazioni che ha segnato gli ultimi anni) e ripensare integralmente la disciplina del golden power, che attribuisce ai governi poteri discrezionali e irresponsabili.
Il Manuale delle riforme sottolinea che, per rimettere in moto il paese, non è sufficiente disegnare interventi coerenti dal punto di vista tecnico. Come si legge nell'introduzione, è necessaria, soprattutto, una "assunzione di responsabilità politica. Occorre anzitutto, dunque, una convinzione sul tipo di società che abbiamo di fronte e che si ritiene desiderabile. L'Istituto Bruno Leoni ha, per missione, quella di diffondere 'idee per il libero mercato' e cerca di proporre riforme coerenti col principio dell'autonomia e della libertà individuale. Quello che viene qui proposto non è un sentiero tecnocratico, ma una scelta di valore. L'economia e la società non possono crescere e prosperare se non si lascia a individui e imprese lo spazio per esprimere se stessi, sperimentare, innovare e competere".
Alla redazione del Manuale hanno contribuito Paolo Belardinelli, Giuliano Cazzola, Valentina Chindamo, Natale D'Amico, Nicola Rossi e Carlo Stagnaro. Il Manuale delle riforme per la XIX Legislatura è liberamente scaricabile QUI.