La vita dei migranti detenuti ai margini del conflitto in Ucraina
Nonostante la guerra in corso in Ucraina infuriasse da mesi, a maggio erano ancora molti i rifugiati trattenuti in centri di detenzione, alcuni dei quali pericolosamente vicini alle zone di conflitto. L'iniziativa "Rule 39" - che riunisce la Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili e 8 studi legali internazionali - è riuscita a proteggere le loro vite coinvolgendo la Corte Europea dei Diritti Umani e ottenuto il loro trasferimento in zone più sicure o al di fuori del Paese.
La Guardia costiera italiana e le navi delle Ong hanno salvato nei giorni scorsi centinaia di persone. A Trieste, invece, i migranti sono costretti a dormire per strada. Intanto, un nuovo report di Human Right Watch denuncia come nell’ultimo anno - e nell’indifferenza dei Paesi Ue - sono state oltre 30mila le persone intercettate e detenute in Libia.Tutte le notizie della settimana su rifugiati e migranti nell'ultima web-review.
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Nonostante il conflitto in corso, alcuni migranti sono stati trattenuti nei centri di detenzione ucraini mentre le bombe continuavano a cadere vicino agli edifici. Grazie all'Iniziativa "Rule 39", CILD è riuscita a proteggere le loro vite coinvolgendo la Corte Europea dei Diritti Umani e ottenendo il loro trasferimento. L'azione ha assicurato che alcuni di loro potessero fuggire dal paese.
Nell’ultimo anno sono state oltre 30mila le persone intercettate e detenute in Libia. Lo denuncia Human Right Watch, che ricorda come tutto ciò sia avvenuto nell’indifferenza dei Paesi Ue.