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Nell'ex caserma di Saluzzo che ospita oltre 1500 braccianti stagionali

I migranti la chiamavano "Guantanamo", per i media invece era la Rosarno del Nord. Stiamo parlando del centro Prima Accoglienza Stagionale, la struttura dove trovano riparo oltre 1500 braccianti stranieri impegnati prevalentemente nella raccolta dei mirtilli e della frutta di uno dei distretti ortofrutticoli più importanti del nord Italia. Con Daniela Sala conosciamo la realtà di Saluzzo da sempre terra di lavoratori stagionali, dove oggi - più che altrove - si scontano gli effetti del Decreto Salvini.

Dal Piemonte alla Sicilia, dove si è svolto il processo a quello che secondo l'accusa era "il Generale", capo dei capi della banda criminale che agiva in Libia e trafficava uomini dal Corno d'Africa all'Italia. I giudici di Palermo hanno accertato lo scambio di persona, ma hanno comunque condannato Mered Tesfamariam Behre per favoreggiamento favoreggiamento dell'immigrazione clandestina a 5 anni. La sua colpa? Aver aiutato il cugino a raggiungere il nostro paese. Ce ne parla Lorenzo Bagnoli, che per noi ha seguito la vicenda dalle prime udienze.

Infine la nostra rassegna-web. Le Nazioni Unite contro l'Italia sui salvataggi in mare, in Francia dove continuano i respingimenti verso il nostro paese, a Sassari dove si è laureato il primo ragazzo con protezione internazionale, tra i nuovi schiavi dell’agro pontino. Questo e molto altro nella nostra rassegna settimanale su rifugiati e richiedenti asilo.

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Fino al 2012 i migranti la chiamavano "Guantanamo", nel 2015 con le tende della Caritas si è iniziato a parlare di "Modello Saluzzo", per i media invece è la Rosarno del Nord. Stiamo parlando del centro Prima Accoglienza Stagionale, la struttura dove trovano riparo oltre 1500 braccianti stranieri impegnati prevalentemente nella raccolta dei mirtilli e degli alberi da frutta di uno dei distretti ortofrutticoli più importanti del nord Italia. Tra norme ferme, un decreto flussi che sottostima il numero di lavoratori necessari e il lavoro nero sempre in agguato, Daniela Sala ci fa conoscere la realtà di Saluzzo da sempre terra di lavoratori stagionali, dove oggi - più che altrove - si scontano gli effetti del Decreto Salvini.
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Secondo l'accusa doveva essere Medhanie Yedhego Mered, alias Il Generale, capo dei capi della banda criminale che agiva in Libia e trafficava uomini dal Corno d'Africa all'Italia. Il processo a Palermo ha accertato lo scambio di persona - di cui vi avevamo parlato dalle prime udienze - ma ha comunque condannato Mered Tesfamariam Behre per favoreggiamento all'immigrazione clandestina a 5 anni. La sua colpa? Aver aiutato il cugino a raggiungere il nostro paese. Lorenzo Bagnoli torna sulla vicenda per noi.
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“Esortiamo le autorità italiane a porre immediatamente fine alla criminalizzazione delle operazioni di ricerca e salvataggio”. Da una nota pubblicata da sei esperti di diritti umani delle Nazioni Unite arriva l’ultima critica sui soccorsi in mare e sulla dura repressione che colpisce chi soccorre i migranti.
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