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Subject La solidarietà non è reato
Date May 9, 2022 8:08 AM
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Sono stati assolti gli attivisti del Baobab accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per il giudice il fatto non sussiste.

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La solidarietà non è reato

Foto via BaobabExperience/Twitter ([link removed])

Sono stati assolti gli attivisti del Baobab accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per il giudice il fatto non sussiste.


1. Assolti gli attivisti di Baobab Experience

Andrea Costa, presidente di Baobab Experience, e altri due attivisti, sono stati assolti ([link removed]) dalle accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
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“Il fatto non sussiste”, secondo la sentenza del tribunale. I fatti risalgono al 2016, quando gli attivisti del Baobab offrirono aiuto e supporto a 8 cittadini sudanesi e a un cittadino ciadiano per acquistare biglietti dei treni e autobus da Roma a Ventimiglia. “Rifarei tutto. Continueremo ad aiutare le persone che hanno bisogno, così come sta avvenendo per i profughi che arrivano dall’Ucraina”, ha affermato Costa. Per evitare che venga criminalizzata la solidarietà “Basterebbe introdurre una clausola umanitaria di non punibilità prevista, tra l’altro, anche dalla direttiva europea 2002/90/CE. Questa fornisce una definizione comune di favoreggiamento, ma indica anche una via per tutelare chi presta solo assistenza. Non lo ha voluto fare nessun governo, nemmeno quelli di centro-sinistra”, ricorda ([link removed]) il giornalista Giansandro Merli su Il Manifesto.

Come riporta il giornalista Lorenzo D’Agostino - autore di molte inchieste sulla criminalizzazione di “migranti che aiutano altri migranti” - l’assoluzione degli attivisti del Baobab dovrebbe essere valida anche per i cittadini stranieri accusati per gli stessi motivi:
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2. In Libia lo Stato finanzia la milizia

“Una milizia creata dal governo della Libia nel gennaio 2021 e che percepisce fondi statali è responsabile di uccisioni illegali, detenzioni arbitrarie di cittadini libici, intercettamenti e successive detenzioni arbitrarie di migranti e rifugiati, torture, lavori forzati e altri gravissimi crimini di diritto internazionale”, è quanto si legge in un comunicato di Amnesty International Italia ([link removed]) .

Si tratta dell’ennesima violazione dei diritti umani ai danni delle persone migranti e per cui da tempo le Ong chiedono la rottura immediata della cooperazione tra gli stati membri dell’Ue e la Libia. “Si tratta dell’Autorità per il sostegno alla stabilità (Ass) - continua la nota - guidata [...] da uno dei più potenti capi delle milizie di Tripoli: Abdel Ghani al-Kikli, conosciuto come “Gheniwa”, nominato a quell’incarico nonostante le sue ben documentate responsabilità in crimini di diritto internazionale e altre gravi violazioni dei diritti umani”.
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3. Le milizie libiche minacciano la Sea-Eye 4

A proposito di milizie libiche. Mercoledì mattina la guardia costiera del Paese nord africano avrebbe lanciato numerose minacce contro la Ong Sea-Eye 4 all’opera nel Mediterraneo centrale, esortandola a lasciare il "territorio libico". Secondo Sea-Eye la lora nave si trovava in acque internazionali, dove le navi possono muoversi liberamente.
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La Sea-Eye 4 afferma di aver informato il Maritime Distress Control Center di Roma e le autorità tedesche su quanto avvenuto in mare. Negli ultimi anni la cosiddetta guardia costiera libica ha ripetutamente minacciato le navi di soccorso e in un'occasione ha anche sparato colpi di avvertimento ([link removed]) contro un'altra nave di soccorso, la Sea-Watch 4 .

"Gli Stati membri dell'Ue stanno finanziando la cosiddetta guardia costiera libica per impedire alle persone di fuggire dalla Libia. In tal modo vegngono sostenuti attori violenti e imprevedibili. Queste milizie senza scrupoli sono uno strumento politico” ha affermato ([link removed]) Gorden Isler, presidente della Sea-Eye.

4. Una dozzina di richiedenti asilo è rinchiusa in un centro di detenzione in Ucraina

Migranti e i richiedenti asilo sono ancora rinchiusi in un centro di detenzione ([link removed]) per migranti a Mykolaiv, ai margini della prima linea nell'Ucraina meridionale.

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"Ora che l'Ucraina è diventata una zona di guerra, l'Ue dovrebbe fare tutto il possibile per facilitare il rilascio e il passaggio sicuro delle persone che l'Ucraina ha detenuto sulla base, in parte, degli accordi e del sostegno finanziario dell'Ue", ha affermato Nadia Hardman, ricercatrice di diritti umani presso Human Rights Watch. "In un momento in cui l'Ue accoglie i rifugiati ucraini, dovrebbe anche gettare un'ancora di salvezza per i migranti e i richiedenti asilo ancora in pericolo in Ucraina".

5. Durissima condanna per tre migranti in Grecia

Tre migranti - Abdallah J., Kheiraldin A. e Mohamad B. - sono stati condannati a pene detentive molto pesanti “439 anni di reclusione” per aver “facilitato l'ingresso illegale” di esuli in territorio greco. Erano tra i sopravvissuti a un naufragio, avvenuto nel dicembre 2021.
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Nel tentativo di mettersi in salvo, il 24 dicembre 2021 i tre uomini hanno accettato di guidare una barca sovraffollata in cui erano presenti 80 persone. La barca si è capovolta al largo dell'isola greca di Paros e 18 persone hanno perso la vita. "Anche se il tribunale ha riconosciuto che non si tratta di trafficanti che hanno agito a scopo di lucro, e nonostante abbia ritirato l'accusa di "appartenenza a un'organizzazione criminale", [...] sono stati comunque condannati per “facilitazione all'ingresso abusivo”.

6. Vittime tra i migranti nella Locride
“Una barca a vela con 109 immigrati, in prevalenza afghani, tra i quali donne e bambini, per il maltempo, il mare grosso e un forte vento di scirocco è andata a sbattere contro il vecchio pontile di Siderno rovesciandos”. Come riporta Avvenire nella tragedia sono morte due persone ([link removed]) .

Intanto a Crotone, un nuovo sbarco ha portato a terra 70 persone ([link removed]) .


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