Per Frontex un futuro denso di dubbi
Dopo le accuse di scarsa accountability, quelle relative al coinvolgimento dell'agenzia nei respingimenti di migranti e le dimissioni del direttore Fabrice Leggeri, sul futuro di Frontex si addensa più di un dubbio. Frontex viene infatti da un periodo di fortissima crescita, ma oltre alla reputazione a sembrare sempre meno salda è anche la missione dell'agenzia. Da Bruxelles ce lo racconta Paolo Riva.
Dall'attualità delle istituzioni europee a quella della guerra in Ucraina. Dallo scoppio della guerra la Moldavia ha dato ospitalità a 95 mila ucraini, che fanno del Paese più povero d’Europa quello con il più alto numero di persone accolte in rapporto alla popolazione. Dal valico di Palanca, Michele Luppi ci racconta la situazione.
La nostra Ilaria Romano è poi tornata sul campo a Zaporizhia. La città si trova a 40km dal territorio occupato dai russi, e per chi scappa da Mariupol, Berdyansk, Melitopol è ancora la linea di confine fra il rischio costante di morire e la speranza di sopravvivere, come ci racconta in questa intervista Alina - 14 anni - scappata proprio da Mariupol.
Chiudiamo con le notizie della settimana. Il direttore di Frontex, Fabrice Leggeri si è dimesso dal suo incarico; 3mila migranti sono morti in mare nel viaggio verso l’Europa nel 2021; 70mila ucraini hanno chiesto asilo in Italia finora. Questo e molto altro nella nostra ultima rassegna web.
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Il direttore di Frontex, Fabrice Leggeri, si è dimesso venerdì scorso dalla sua carica. Al centro di numerose inchieste su presunte violazioni dei diritti umani dei migranti e scarsa accountability, lascia un'agenzia in fortissima crescita, ma sui cui compiti si addensa più di un dubbio.
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Dal 24 febbraio scorso, 441 mila profughi ucraini sono transitati dalla piccola repubblica al confine con l'Ucraina. La maggior parte di loro ha scelto di proseguire il proprio viaggio verso altri Paesi europei, mentre 95 mila persone sono rimaste in Moldavia facendo del Paese più povero d’Europa quello con il più alto numero di persone accolte in rapporto alla popolazione (2,6 milioni di persone). Dal valico di Palanca, un reportage di Michele Luppi.
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Zaporizhia è ancora considerata un luogo sicuro, per quanto possa esserlo una città a quaranta chilometri dal territorio attualmente sotto occupazione russa, e per chi scappa da Mariupol, Berdyansk, Melitopol, è la linea di confine fra il rischio costante di morire e la speranza di avere ancora una possibilità di sopravvivenza. Un reportage di Ilaria Romano.
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“Ho 14 anni, sono nata e cresciuta a Mariupol e questa città mi ha dato tutto". Alina ha dovuto lasciare la sua città natale e ora si trova a Zaporizhia. Ilaria Romano l'ha intervistata e il suo racconto ci ricorda come la guerra non risparmi nessuno, nemmeno i più piccoli e indifesi.
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Il direttore di Frontex, Fabrice Leggeri, si è dimesso venerdì scorso a seguito delle varie inchieste che vedevano l’Agenzia accusata di violazioni dei diritti umani dei migranti e di presunte irregolarità finanziarie.
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