Sono milioni le persone che hanno abbandonato l'Ucraina dall'inizio della guerra. Persone che, come vi raccontavamo la scorsa settimana, hanno visto la loro precedente vita sbriciolarsi con l'inizio dell'invasione (qui le interviste realizzate da Elira Kadriu a chi ha attraversato il confine). Le ragioni di chi parte sono ovvie, meno sembrerebbero quelle di chi resta. Ma tra scappare dalla violenza e affrontare un viaggio di giorni con figli piccoli e anziani al seguito, e restare preparandosi a resistere ai bombardamenti, cosa scegliere? Sono questi i dubbi di chi per ora ha deciso di non lasciare la propria casa. Come la famiglia di Alexandra rimasta a Lviv, dubbi che ha raccolto la nostra Ilaria Romano.
Per accogliere chi parte, anche nel nostro Paese è gara di solidarietà con oltre 35 mila persone arrivate in Italia dall'Ucraina. Ma non tardano nemmeno le prime denunce di cattiva accoglienza. Questo e molto altro nella nostra ultima rassegna web.
Scriveteci e diteci che ne pensate, buona lettura!
Il team di Open Migration
P.S. La nostra missione è produrre informazione di qualità, per favorire il cambiamento nel dibattito pubblico. Aiutaci a farlo sempre meglio!
Restare preparandosi a resistere ai bombardamenti, o scappare dalla violenza e affrontare un viaggio di giorni con una bambina piccola? La famiglia di Alexandra, come tutte quelle di Lviv, vive ore di attesa e angoscia. Ilaria Romano l'ha incontrata per noi.
Sono già 35 mila le persone che dall’Ucraina hanno raggiunto il nostro Paese. Per aiutarli è gara di solidarietà, ma non tardano già le prime denunce di cattiva accoglienza.