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Subject La guerra non si ferma, in migliaia in fuga dalla violenza
Date March 7, 2022 12:51 PM
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In Ucraina, continuano gli scontri così come continua ad aumentare il numero di chi scappa.

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La guerra non si ferma, in migliaia in fuga dalla violenza


Foto via AJ+/Twitter ([link removed]) .

In Ucraina, continuano gli scontri così come continuano le fughe dalla violenza. Mentre l’Ue ha deciso all'unanimità di offrire protezione temporanea ai rifugiati in fuga dall'Ucraina (seppure con molti distinguo) a Melilla la polizia spagnola respinge violentemente chi ha attraversato il confine.

1. L’Ue approva la Protezione Temporanea per i rifugiati ucraini

I Paesi dell'UE, riuniti per il Consiglio Affari Interni, hanno deciso all'unanimità di offrire protezione temporanea ai rifugiati in fuga dall'Ucraina.
I ministri hanno convenuto di attivare la direttiva 2001/55/CE del Consiglio del 20 luglio 2001 che stabilisce “norme minime per la concessione di protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati e misure che promuovono un equilibrio degli sforzi tra gli Stati membri nell'accoglienza di tali persone e sopportandone le conseguenze”. Come ha già spiegato Paolo Riva in un nostro articolo ([link removed]) , “la direttiva ([link removed]) riguarderà i cittadini ucraini, i cittadini di paesi terzi con permesso di lungo periodo e i titolari di protezione internazionale residenti in Ucraina”.
Tuttavia, come riporta ([link removed]) Giulia Capitani di Oxfam in un’intervista di Eleonora Camilli, il nodo critico rimane il potere discrezionale degli Stati membri sul trattamento dei cittadini di Paesi Terzi: la decisione finale è frutto di un compromesso, poiché l’Austria, e i Paesi del blocco Visegrad non vogliono accogliere persone non ucraine. “Gli Stati membri potranno decidere se concedere, ai migranti in fuga dall’Ucraina, la protezione temporanea, o incanalarli in altre procedure, come quella d’asilo, secondo le normative nazionali. Dove però le richieste di protezione possono essere respinte, e le persone espulse”.

2. Attacchi razzisti contro i rifugiati non ucraini in Polonia

A Przemyśl, in Polonia, diversi gruppi di nazionalisti sono andati a caccia dei rifugiati non bianchi, principalmente studenti, provenienti dall’Ucraina.

"Intorno alle 19:00, questi uomini hanno iniziato a gridare e a urlare contro gruppi di rifugiati africani e mediorientali che si trovavano fuori dalla stazione ferroviaria". “Gli hanno urlato contro: 'Tornate alla stazione dei treni! Torna nel tuo paese”, si legge ([link removed]) sul Guardian. Le aggressioni sarebbero da ricondurre ad alcune fake news circolate sul web e riguardanti presunti crimini commessi da persone straniere, notizie che la polizia aveva ad ogni modo smentito:
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Un episiodio questo, che si aggiunge alla lunga lista di discriminazioni ([link removed]) subite dalle persone non bianche in fuga dall’Ucraina.

3. L’Italia si prepara all’accoglienza dei rifugiati dall’Ucraina

In Italia potrebbero arrivare fino a 800mila rifugiati ([link removed]) dall’Ucraina, secondo la stima fatta dall’associazione Italia-Ucraina ([link removed]) . Per far fronte all’emergenza, il Viminale ha già inviato una direttiva alle Prefetture per l’attuazione di un piano di accoglienza ([link removed]) in tutte le regioni d’Italia.
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Non mancano però le perplessità, il Decreto Ucraina predispone risorse straordinarie per i cittadini ucraini, escludendo i profughi di altre nazionalità e destina 54 milioni di euro al potenziamento non solo dei Centri di accoglienza ma anche dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio:

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A proposito di Cpr, resta da capire anche il destino delle persone ucraine trattenute nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio, e destinate quindi all’espulsione.

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Intanto, la campagna Ero Straniero ha ricordato come, a seguito delle richieste di regolarizzazione del 2020, ci siano ancora tante domande di cittadini ucraini da esaminare. Per loro, la richiesta della campagna è che possano lasciare l’Italia e tornare senza perdere la possibilità di ottenere il permesso di soggiorno, come invece prevede l'attuale normativa.

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4. A Melilla le autorità spagnole respingono i migranti con violenza

Circa 2.500 migranti e rifugiati hanno tentato di attraversare ([link removed]) la barriera di confine che separa l'enclave spagnola di Melilla dal Marocco.
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Circa 500 persone sono riuscite a oltrepassare la barriera, ad attenderle la polizia spagnola che, divisa in piccole unità, è stata filmata mentre le strattonava e le picchiava brutalmente con i manganelli.
Commentando la brutalità della polizia, Daniel Howden di Lighthouse Reports ha sottolineato l’ambiguità dell’Unione Europea, che da un lato “riscopre” la solidarietà, dall’altro rimane “Fortezza Europa”.

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5. Frontex occulta i respingimenti in mare

Secondo un rapporto dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode OLAF, tre alti funzionari dell'agenzia di frontiera Frontex avrebbero attivamente nascosto i respingimenti illegali di migranti e rifugiati ([link removed]) .
Secondo quanto riferito, i tre leader di Frontex hanno cercato di nascondere i respingimenti effettuati da funzionari greci nel Mar Mediterraneo orientale. Il personale di Frontex era presumibilmente nelle vicinanze quando le guardie di frontiera greche hanno effettuato respingimenti. In alcuni casi, secondo quanto riferito, funzionari di Frontex avrebbero consegnato migranti e rifugiati a funzionari greci, i quali hanno poi effettuato respingimenti come rivelato dai giornalisti investigativi di Spiegel e Lighthouse Reports lo scorso autunno.
Finora l'OLAF non ha identificato pubblicamente i tre funzionari di Frontex né ha affermato se il direttore Fabrice Leggeri sia tra gli indagati.

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