Nicola Rossi ha messo in risalto la completezza del libro, il distacco e l'oggettività con cui sono analizzati i temi. A tali considerazioni fanno eccezione i capitoli più recenti in quanto l'autore, essendo parte del dibattito, non ha potuto esimersi dall'offrire la sua prospettiva. Rossi ha poi orientato il suo intervento sull'inconciliabilità del modus operandi di politica e ricerca economica: la prima, convinta che la sua ragione d'essere sia l'agire, e la seconda che, conscia della propria ignoranza e dell'imperfezione dei propri risultati, vorrebbe piuttosto influenzare gli eventi il meno possibile.
Anche Michele Boldrin ha espresso un parere positivo sulla profondità dell'analisi di Bini, definendo tuttavia "pregio e limite" del libro l'idea secondo cui la teoria economica sia necessaria al policymaking. Secondo Boldrin, infatti, la forte commistione tra professione economica e sistema politico-istituzionale in Italia è da giudicarsi negativamente. Questo stretto legame ha conferito alla classe degli economisti italiani un potere e un'influenza senza pari nel resto dell'Occidente, ma ha reso l'Italia un Paese molto meno attrattivo per quanto riguarda la ricerca economica, essendo quest'ultima spesso subordinata alla politica.
Piero Bini ha replicato affermando che il suo libro è incentrato sulla ricerca di un supposto legame tra i due mondi, e non sull'assunto di una discendenza diretta delle politiche dalla teoria. Credendo inoltre che il sentimento dominante tra gli economisti rispetto alle azioni dei politici sia di frustrazione.
Il webinar è disponibile on-demand sul canale YouTube dell'Istituto Bruno Leoni.