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Sulle nuove rotte dei migranti si continua a rischiare la vita
 

La geografia delle rotte migratorie continua ad adeguarsi al clima politico e normativo dell'Ue. Come in un perenne gioco al rialzo, più investiamo in sistemi di sicurezza sofisticati e costosi e in zone d'esclusione dei diritti dove imprigionare migranti e rifugiati, più le traversate diventano più costose e più letali. Un mercato ideale per trafficanti e mafie, pronte ad approfittare della disperazione delle persone migranti cercando nuovi profitti e aprendo nuove rotte. Come quella che ha portato migliaia di persone in Calabria dalla Turchia e che ci racconta Christian Elia in questo approfondimento.

Dall'attualità all'approfondimento. Esiste un filo conduttore nell’informazione italiana sul fenomeno migratorio dal 2013 a oggi: il racconto di una crisi permanente, “infinita”, che muta e assume diverse sfaccettature, ma che persiste come cornice costante nella rappresentazione. Ce ne parlano Paola Barretta, Valerio Cataldi e Giuseppe Milazzo di Carta di Roma, in questo articolo tratto dal nostro e-book: "A 30 anni dallo sbarco della Vlora. Breve viaggio nell’Italia che si è scoperta paese di immigrazione"

Infine la nostra rassegna web settimanale, con cui vi raccontiamo le ultime notizie su rifugiati e migrazioni. A Lampedusa almeno sette migranti morti di ipotermia a bordo di un barcone; la Polonia costruisce un nuovo muro per bloccare i migranti; in Libia continuano gli abusi nei centri di detenzione. Questo e molto altro nella nostra ultima Web-Review.

Scriveteci e diteci che ne pensate, buona lettura!

Il team di Open Migration

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