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Nei Cpr si continua a morire

Abdel Latif è morto a soli 26 anni, lo scorso 28 novembre, nel reparto psichiatrico del San Camillo. Giunto a fine settembre in Italia dalla Tunisia, si trovava nel CPR di Roma Ponte Galeria dal 13 ottobre. Nella stessa settimana in cui un altro giovane si è tolto la vita nel Cpr di Gradisca, la morte di Latif lascia aperto più di un interrogativo.

Non accenna a diminuire la tensione tra Polonia e Bielorussia. Dopo aver raccolto le voci dei migranti bloccati al confine e testimoniato la solidarietà di volontari e società civile, Ilaria Romano ci racconta l'insolita rotta tra l'Iraq e Minsk e ci spiega come si è arrivati a questa nuova "crisi" ai confini dell'UE.

Ecco poi la nostra rassegna web settimanale, con cui vi raccontiamo le ultime notizie su rifugiati e migrazioni. l’Europa che spende milioni in tecnologie militari per fermare i migranti; le proteste in Libia che continuano ad essere represse violentemente; la visita del Papa a Lesbo. Questo e molto altro nella nostra ultima Web-Review.

Infine vi segnaliamo la pubblicazione del nostro e-book: "A 30 anni dallo sbarco della Vlora. Breve viaggio nell’Italia che si è scoperta paese di immigrazione". Una lettura per riflettere su questi primi 30 di migrazioni in Italia e su come sia difficile parlare ancora di emergenza



Scriveteci e diteci che ne pensate, buona lettura!

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Abdel Latif è morto a soli 26 anni, lo scorso 28 novembre, nel reparto psichiatrico dell'Ospedale San Camillo. Giunto a fine settembre in Italia dalla Tunisia, si trovava nel CPR di Roma Ponte Galeria dal 13 ottobre. Cos’è realmente accaduto nel reparto psichiatrico del San Camillo? Perché si trovava lì? Com’è possibile che le sue condizioni mentali siano peggiorate così tanto in così pochi giorni? Sono solo alcune delle domande che il suo caso lascia aperte.
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Sfruttare la disperazione di migliaia di persone come arma di pressione politica. Come avvenuto in passato in Turchia o in Marocco, ora è la Bielorussia a utilizzare i migranti per influenzare le decisioni dell'UE. Nel suo ultimo reportage dal confine polacco, Ilaria Romano ci racconta come si è arrivati a questa nuova "crisi".
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L'8 agosto di trent'anni fa l'arrivo della nave Vlora nel porto di Bari ha significato il risveglio collettivo di un paese, il nostro, che si credeva terra di emigranti e si scopriva paese di arrivo. Un evento simbolico, ma anche la data con la quale facciamo partire un nuovo e-book che vuole raccontare con occhio ormai storico quell'evento e quelli che seguirono. Un lavoro che raccoglie oltre 20 approfondimenti dalle due sponde dell'Adriatico, che vuole raccontare anche tutti i modelli, gli schemi e le risposte inaugurate allora e riproposti ancora oggi, a distanza di 3 decenni. Una lettura per raccontare l'Italia di allora e quella di oggi che, per usare le parole del curatore Tommaso Fusco, dovrebbe "soprattutto renderci impossibile parlare ancora di emergenza" quando affrontiamo il tema migrazione.
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Il 26enne Abdel Latif ha perso la vita nel Cpr di Ponte Galeria; l’Europa spende milioni in tecnologie militari per fermare i migranti; le proteste in Libia continuano ad essere represse violentemente.
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