Golden power, il sovrano diventa sempre più capriccioso Il rischio è di tornare all'idea per cui il governo degli affari è affare del Governo
Con la riforma del golden power contenuta nel decreto sulla cybersecurity in via di conversione, il governo dispone di poteri sempre più ampi e discrezionali. Lo sostiene Giuseppe Portonera nel Focus "Golden power e 5G: «non è tutto oro quel che luccica»" (PDF).
Secondo l'autore, dopo la riforma del 2012 che ne aveva circoscritto l'ambito di applicazione identificando chiaramente gli asset sui quali il Governo poteva esercitare i poteri speciali, tutti gli interventi successivi hanno ampliato e reso più arbitrarie le facoltà del Governo. Scrive Portonera: "l'elemento che più preoccupa è dato dal continuo ampliamento della categoria della "strategicità" delle imprese. L'impressione è che la valutazione di "strategicità" di un settore o di un'attività non sia frutto di una considerazione obiettiva, rigorosa e di lungo periodo, ma tradisca un momentaneo interesse dell'esecutivo pro tempore a presidiare un determinato comparto economico. In questo modo, però, un meccanismo "straordinario" quale quello del golden power perde sempre più il carattere di eccezionalità, per diventare uno strumento nell'arsenale dello Stato (nuovamente e attivamente) interessato a indirizzare, quando non proprio a controllare, l'attività delle più importanti società".
Il Focus "Golden power e 5G: «non è tutto oro quel che luccica»" di Giuseppe Portonera è liberamente disponibile qui (PDF).
È possibile sostenere la Fondazione Istituto Bruno Leoni anche attraverso la destinazione del 5 per mille nella dichiarazione dei redditi: codice fiscale 97741100016, riquadro "finanziamento della ricerca scientifica e dell'università". L'Istituto Bruno Leoni vive di sole donazioni private e volontarie. Sostienici. |
In ottemperanza del D.L. 196d del 30.6.2003, per la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali, in ogni momento è possibile modificare o cancellare i dati registrati nella database dell'Istituto Bruno Leoni.
Per cancellare il proprio indirizzo dalla newsletter cliccare QUI.
Per richiedere la modifica dei propri dati cliccare QUI.