In Bielorussia un nuovo conflitto sulla pelle dei migranti
Sfruttare il dramma dei migranti per perseguire i propri fini politici. È questa l'accusa che le vicine Polonia e Lituania fanno alla Bielorussia, colpevole - ai loro occhi - di agevolare il passaggio attraverso i confini di centinaia di persone che non ne avrebbero i titoli. Vicine che intanto non vanno per il sottile e, in un vortice populista e securitario, innalzano muri e intensificano i rimpatri. Dal confine est d'Europa, Christian Elia ci racconta questo nuovo conflitto sulla pelle dei migranti.
Ecco poi la nostra rassegna web settimanale, con cui vi raccontiamo le ultime notizie su rifugiati e migrazioni. Il dramma degli altri Afghanistan; i tanti migranti sbarcati a Lampedusa (in molti con segni di tortura); l'appello del Presidente Mattarella per un'accoglienza europea. Questo e molto altro nella nostra ultima Web-Review.
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Sfruttare il frutto avvelenato della narrazione tossica sulle migrazioni in Europa per ricattare e ottenere risultati. Ultima a farlo in ordine di tempo è la Bielorussia di Lukashenko accusata di utilizzare il dramma umano dei migranti per fini politici, facendo attraversare a centinaia di persone i confini con le vicine Polonia e Lituania. Che intanto corrono ai ripari, e in un vortice populista e securitario innalzano muri e intensificano i rimpatri. Ce lo racconta Christian Elia.
Non solo le notizie drammatiche che arrivano dal paese dopo la conquista dei Talebani. A Lampedusa continuano gli sbarchi, mentre si intensificano nuove rotte e non cessano i naufragi.