Non lasciare indietro nessuno: il modello Lombardo della Dote scuola
"Il Covid ha dimostrato che la scuola statale che costa 8.500 ? non è ripartita; è ripartita invece la scuola paritaria nella quale l'allievo costa ? 5.000/5.500. Assurdo, ma è così. Parola di numeri", scrive Anna Monia Alfieri nel Focus "La scuola del futuro: una scuola per tutti. La scuola di oggi: una scuola d'élite" (PDF).
Nel focus, l'Autrice spiega perché in Lombardia il sistema della scuola paritaria ha retto l'impatto con la pandemia, rispetto a quanto previsto: la Regione "vanta un pluralismo educativo composto da scuole statali e paritarie" e, a differenza delle altre regioni italiani, ha la Dote scuola, che le consente di concorrere con i Comuni, le scuole paritarie e le famiglie nel far fronte al costo medio degli studenti. La Lombardia "è la prima regione in assoluto in Italia a favorire il pluralismo educativo. Nel resto della Penisola lo scenario è peggiore [a titolo esemplificativo Lazio, Campania, Sicilia, Puglia] la famiglia non sceglie, la scuola paritaria si vede costretta a chiedere la retta contribuendo a dividere la società tra chi può e chi non può pagare". Per questo, conclude Anna Monia Alfieri, "L'unica soluzione per far ripartire il diritto all'istruzione per tutti, senza discriminazioni, non solo economiche ma, peggio, territoriali, è rivedere le linee di finanziamento del sistema scolastico italiano, introducendo il costo standard di sostenibilità per allievo, pari a 5.500 euro e, come quota capitaria, consentire alle famiglie di scegliere fra la scuola statale e la paritaria.
Il Focus "La scuola del futuro: una scuola per tutti. La scuola di oggi: una scuola d'élite" di Anna Monia Alfieri è liberamente disponibile qui (PDF)
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