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Afghanistan tra pace, guerra e libertà di movimento
 
Molti dei profughi che hanno perso tutto nell'incendio del campo di Moria erano fuggiti dall'Afghanistan. Il paese resta il secondo al mondo per numero di rifugiati residenti all'estero, ma proprio in questi giorni a Doha sono iniziati i colloqui tra le fazioni in lotta da oltre 40 anni. Se la pace resta un'incognita, l'UE è già pronta ad accelerare su respingimenti e rimpatri. Un approfondimento di Giuliano Battiston.

Una delle rotte più percorse dai migranti afgani resta quella balcanica. Proprio lì - al confine tra Serbia e Macedonia del Nord - sta nascendo una nuova barriera per frenare i passaggi. Con Christian Elia indaghiamo le ragioni dietro il muro in costruzione: ennesimo caso in cui si sfrutta la paura dell'invasione per perseguire altre agende politiche.


Ecco poi la rassegna-web di questa settimana. Presentato il nuovo patto sull'immigrazione e l'asilo pensato dalla Commissione UE; caso Suarez: ragioniamo sui tempi della cittadinanza (e sul voto) per chi in Italia ci vive da anni?; sotto sequestro la nave Sea Watch; a Udine migranti in quarantena sugli autobus. Questo e molto altro nella nostra rassegna settimanale su rifugiati e richiedenti asilo.

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Talebani ed esponenti del governo di Kabul si parlano, in modo diretto e formale e si dichiarano pronti a negoziare, a trovare un compromesso politico, una soluzione che passi per la diplomazia e non per le armi. È la prima volta che accade dall’inizio dell’ultima fase del conflitto, innescata nel 2001 dal rovesciamento dell’Emirato islamico, il governo dei Talebani di mullah Omar, finiti sotto i cacciabombardieri americani, risorti negli anni successivi a causa della corruzione del governo di Kabul, degli errori e delle ipocrisie della comunità internazionale e grazie a una rete di complicità e finanziamenti regionali. E oggi pronti a tornare al potere, anche se condiviso con altri, non più esclusivo come ai tempi dell’Emirato.
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L’ennesima divisione nei Balcani, l’ennesima barriera di filo spinato che trent'anni dopo la caduta del muro di Berlino ci porta a riflettere sulla sua utilità. Con Christian Elia andiamo a conoscere le ragioni dietro il muro in costruzione tra Serbia e Macedonia del Nord: ennesimo caso in cui si sfrutta il l'emergenza migranti (che non c'è) per perseguire altre agende politiche.
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Presentato il nuovo patto sull'immigrazione e l'asilo pensato dalla Commissione europea. Si parte da obbiettivi ambiziosi, ma i risultati non sono per niente scontati. Questo e molto altro nella nostra rassegna settimanale su rifugiati e richiedenti asilo.
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