Dal caso FreeNow (MyTaxi), un aiuto all'economia digitale INon tutta la burocrazia viene per nuocere
Contrariamente a quanto si possa credere, durante il periodo dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, hanno visto la luce alcune norme ispirate a una chiara ostilità del Legislatore al fenomeno della platform economy. Nonostante l'economia digitale abbia consentito di poter continuare a garantire e esercitare, per quanto parzialmente, alcuni fra i principali diritti limitati dal lockdown (si pensi soltanto al lavoro e all'istruzione), il governo, anziché riconoscere la loro utilità, se non essenzialità, si è prodigato a limitarne lo sviluppo.
Alla luce di questo scenario, sorprendono positivamente le recenti pronunce nn. 3501, 3502 e 3503/2020, con le quali il Consiglio di Stato, annullando una precedente decisione del Tar del Lazio, ha offerto un insperato supporto all'attività di una piattaforma come FreeNow (già Mytaxi)." Dopo aver commentato le pronunce, l'avv. La Rosa conclude che "sarebbe auspicabile che la logica di queste sentenze entri tra i principi ispiratori di qualche iniziativa legislativa che inizi a regolamentare in maniera organica il fenomeno della platform economy. In attesa di ciò (e in vista dell'intervento regolatorio che si concretizzerà, a livello comunitario, con l'approvazione del prossimo Digital Services Act), si può prendere atto dell'aiuto arrivato dal Giudice Amministrativo, troppo spesso ritenuto un fattore di vischiosità del sistema. Come dire: non tutta la burocrazia viene per nuocere."
Il Focus "Stato italiano vs platform economy: Se un aiuto (inaspettato) arriva dalla giustizia amministrativa" di Maria Vittoria La Rosa è liberamente disponibile qui (PDF)
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