
| LeoniFiles: le interviste |
Com'è nata l'autorità Antitrust in Italia? Grazie a un liberale: Franco Romani.
Oggi a LeoniFiles ricordiamo, insieme a Guido Stazi (segretario AGCM) e Carlo Stagnaro, la vita e le idee di Franco Romani. Docente alla Sapienza, appassionato di analisi economica del diritto, seppe tradurre in azione i principi del libero mercato e della difesa della concorrenza per garantire la libertà economica.
Con uno sguardo alle sue influenze, in particolare Luigi Einaudi e Bruno Leoni, nella puntata analizziamo come Romani abbia portato avanti un'idea di diritto capace di ridurre l'influenza dello Stato nell'economia e, di conseguenza, scoraggiare quell'eccessiva prossimità fra politica e imprese che può favorire la corruzione e distorcere i meccanismi virtuosi della concorrenza.
La nascita dell'Antitrust italiano, con la legge del 1990, avviene anche in una congiuntura storica interessante: erano anni in cui le imprese pubbliche si trovarono per la prima volta non solo sottoposte a limiti cui non erano affatto abituate, ma successivamente a fare i conti con le riforme che da lì a poco avrebbero liberalizzato settori mai toccati nel loro status quo e con la nascita di molte altre autorità indipendenti, come ad esempio Arera e Agcom.
Si trattò insomma di un periodo che dettò un vero cambiamento culturale nella considerazione dei monopoli e del perimetro regolatorio fino a quel momento demandato ai ministeri. Ripercorrere l'esperienza dei pionieri di tale cambiamento ci restituisce una lezione preziosa e utile a capire perché il mercato, per essere davvero libero e vitale, non possa prescindere da meccanismi che lo tutelino da determinate condotte, che vanno a scapito, soprattutto, della riduzione dei prezzi e della possibilità per i consumatori di scegliere.
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