
| Cronache dal Fronte Liberista |
Nella nuova puntata delle Cronache dal Fronte Liberista, Carlo Amenta e Carlo Stagnaro offrono una selezione delle notizie più interessanti e attuali dalla stampa internazionale.
I negoziati UE-Cina, per proteggere i consumatori dai prezzi bassi?
E se un'auto elettrica costasse quanto un iPhone? La concorrenza sui prezzi fra i produttori cinesi dovrebbe suscitare un moto di giubilo a Bruxelles: il basso costo delle auto elettriche potrebbe persuadere un elevato numero di consumatori europei a optare per la mobilità elettrica. Ma così non è. Sono infatti in corso dei negoziati fra Unione Europea e Cina che prevederebbero, tra le varie proposte, l'eliminazione dei dazi a fronte dell'impegno da parte dei produttori cinesi a non vendere le proprie auto in Europa a un prezzo inferiore ai 35.000 euro. Perchè?
Lavoro e impresa: le barriere all'uscita sono anche barriere all'ingresso
Vi è stato un grande assente nei dibattiti intorno ai quesiti referendari delle ultime settimane: il rapporto fra occupazione e dinamismo imprenditoriale, dato sì dalla nascita di nuove imprese, ma anche dalla loro - ragionevole - mortalità. Se da una parte alcuni commentari si sono pur soffermati sul tema del disincentivo alle assunzioni, raramente la questione è stata approcciata dal punto di vista della facilità con cui risorse e lavoratori in Italia possono passare ad imprese più produttive, capaci di offrire remunerazioni maggiori, e magari in grado di sostenere la competizione in uno scenario internazionale complesso. Come affrontare dunque tale complessità?
La crescente preferenza per il fiocco rosa: "colpa del neoliberismo!"
La copertina dell'Economist segnala un mutamento su scala mondiale in completa controtendenza rispetto al passato: la crescente predilezione delle famiglie per le figlie femmine. L'Economist stima che a partire dagli anni Ottanta, cioè il periodo in cui gli scanner ecografici sono diventati più abbordabili, vi sia stata una diminuzione di aborti selettivi quantificabile in circa 50 milioni di donne. Si tratta di un dato ancora più sorprendente se si considera che la stessa tendenza si registra anche in Asia, a distanza di pochi decenni dall'accantonamento della politica del figlio unico di Deng Xiaoping. Si tratta chiaramente di cambiamenti culturali che affondano le proprie radici in fenomeni e dinamiche complesse, ma che sembrano evidenziare l'emergere di un modello sociale lontano da quello che aveva generato simili politiche in diverse parti del mondo, e che, anche nei paesi meno sviluppati, sta di fatto azzerando il "costo" che tradizionalmente motivava la discriminazione.
La militarizzazione della polizia e le proteste in California
Lo schieramento dei Marines in California ha fatto riaffiorare un dibattito di lunga data sul ruolo della polizia in America: la militarizzazione dell'ordine pubblico. Lo scambio di risorse - soprattutto nell'addestramento - fra esercito e polizie statali è più volte finito sotto la lente di un'opinione pubblica, come quella statunitense, particolarmente attenta ai confini del rapporto fra i cittadini e lo Stato, in cui è quest'ultimo, in ogni sua forma, ad essere subalterno ai diritti individuali. La distinzione fondamentale fra forze armate e di polizia sta tanto nella loro struttura quanto nella logica della loro azione rispetto ai cittadini: le prime reagiscono a una minaccia, le seconde assicurano l'ordine pubblico fra i civili. Distinzione che, è bene ricordare, è tipica delle democrazie liberali. Anche (e soprattutto) nei momenti di crisi.
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