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Subject L’anno si conclude con naufragi e detenzioni per le persone migranti
Date December 30, 2024 10:46 AM
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Un nuovo naufragio al largo del Marocco causa la scomparsa di 70 persone.

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L’anno si conclude con naufragi e detenzioni per le persone migranti

Foto via Mondo/Internazionale ([link removed])

Un nuovo naufragio al largo del Marocco causa la scomparsa di 70 persone. Nel frattempo i media italiani danno sempre meno spazio alle migrazioni, secondo il nuovo rapporto dell’associazione Carta di Roma.

1. Naufragio al largo del Marocco

Le autorità del Mali affermano che un naufragio al largo delle coste del Marocco il 19 dicembre ha causato la scomparsa di 70 persone, tra cui alcune provenienti dal Mali. L'imbarcazione, che trasportava circa 80 persone, è affondata durante il tragitto verso la Spagna. Undici sopravvissuti sono stati tratti in salvo.

“Tra le vittime, 25 sono state identificate come cittadini maliani (nove loro connazionali sono stati tratti invece in salvo): «venticinque giovani sono stati purtroppo formalmente identificati tra le vittime», ha dichiarato il ministro. La rotta migratoria atlantica verso le Canarie è considerata una delle più pericolose al mondo. Situato più vicino all'Africa che alla Spagna continentale, l'arcipelago è considerato però un trampolino per raggiungere l'Europa continentale. Così, sono numerosi i migranti che tentano la traversata: molti di loro provengono dal Senegal e dalla Mauritania, oltreché dallo stesso Mali. La loro speranza: riuscire a trovare condizioni di vita migliori, ma anche lasciarsi alle spalle violenze e caos politico” scrive ([link removed]) il giornalista Oman Al Yahyai su Euronews.

E ancora: “nel 2024 almeno 10.400 persone migranti sono morte o risultano disperse mentre tentavano di raggiungere la Spagna, in particolare l’arcipelago delle Canarie. Questo dato rappresenta un incremento del 58% rispetto all’anno precedente, secondo un rapporto dell’ONG spagnola Caminando Fronteras, che ha allertato le autorità marittime sulla presenza di barconi in mare. Le cifre mettono in evidenza un grave fallimento del sistema di salvataggio e di tutela, ha dichiarato Helena Maleno, coordinatrice del rapporto, definendo la situazione una tragedia inammissibile”, si legge ([link removed]) su Rsi.
2. Abusi in divisa contro due richiedenti asilo a Padova

Il 21 novembre 2024 nei pressi della stazione di Padova, due ragazzi nigeriani richiedenti asilo sono stati fermati per un controllo dei documenti dalle forze dell’ordine e successivamente portati in Questura fino a ricevere la convalida per il trasferimento ed il trattenimento nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio di “Ponte Galeria” a Roma. In un’intervista ([link removed]) di Open Your Borders, pubblicata su Melting Pot Europa, a Christian Agbor, membro della Commissione per la rappresentazione delle persone straniere residenti a Padova, è stata riassunta tutta la vicenda che vede come protagonisti Sebastian e Richie che si trovano attualmente nel Cpr di Roma.

“Sebastian stava tornando dal lavoro, mentre Richie stava tornando dall’ospedale dato l’anno scorso aveva subito un incidente e, da allora, è costretto ad andare in ospedale per ricevere delle cure mediche perché ha delle protesi di ferro nella gamba. Richie è arrivato in via Diego Valeri, dove ha incontrato dei connazionali: in totale erano in 4. Sono arrivati dei poliziotti che hanno chiesto il permesso di soggiorno (pds) e questo è stato mostrato ai poliziotti”, racconta Agbor. E ancora: “Passando da via Diego Valeri a via Tommaseo è successo tutto in pochi minuti: sono arrivati di nuovo i due poliziotti che hanno fermato, rispettivamente, Sebastian e Richie. La polizia ha chiesto a Sebastian il proprio permesso di soggiorno (pds); lui ha tirato fuori la sua carta di identità ma i poliziotti volevano il suo pds. Sebastian aveva in mano solo la ricevuta dato che è in fase di rinnovo. Richie, fermato poco prima in via Diego Valeri, ha tirato fuori, di nuovo, il suo pds ed il poliziotto ha
iniziato a spingerlo, facendo leva sull’indisponibilità di Richie, fermato due volte nel giro di poco tempo, sollecitandolo ad entrare all’interno della macchina della polizia”.

Infine: “nel Cpr sono trattati male, perché sono nigeriani: agli altri portano i vestiti, danno da mangiare ecc. A loro, dentro il CPR, li fanno soffrire. Richie dice che sta prendendo meno medicine che a Padova, dove andava, ogni settimana, per ricevere le cure mediche. Sebastian può chiamare a casa solo in determinate ore del giorno”.
3. I media italiani danno meno spazio alle questioni migratorie

Il rapporto del 2024 sulla Carta di Roma ha rilevato che i giornali e i notiziari televisivi che trattano di migrazione si concentrano principalmente sulla politica.

“Si parla di migrazione senza parlare delle persone. L’informazione italiana non trova lo spazio necessario per guardare in faccia, capirne le ragioni e chiamare per nome le persone migranti. La loro voce, quella dei protagonisti delle migrazioni, è ancora chiusa nel 7% del totale dei racconti giornalistici e per lo più riporta testimonianze di violenze subite o di cui sono testimoni”, si legge ([link removed]) nel rapporto. E ancora: “Nel 2024, le prime pagine dei quotidiani italiani mostrano un netto calo dell’attenzione verso la questione migratoria, con 897 titoli rilevati, pari a una diminuzione del 42% rispetto al 2023, quando nello stesso periodo si contavano 1536 titoli. L’attenzione mediatica appare discontinua, con una scarsa copertura nei primi sei mesi dell’anno, un picco a giugno, coincidente con la morte del bracciante indiano Satnam Singh, e un aumento tra settembre e ottobre, legato
all’attuazione dell’accordo con l’Albania”.

Infine: “attraverso un laboratorio sull’associazione tra parole e concetti che ha coinvolto studenti delle scuole superiori, sono state ricostruite le immagini mentali attivate da alcuni termini usati per dare notizia delle migrazioni. Se si parla di smistare, ridurre e redistribuire profughi e rifugiati, ad esempio, questi sono descritti nei termini di masse indistinte di oggetti, fisici o astratti. Tra le parole associate a questi termini troviamo immondizia, vestiti, beni e risorse, ma anche elementi indesiderabili come sprechi, violenza e inquinamento. Il lessico bellico delle espressioni assediare ed esercito (di persone migranti), anche se usato per suscitare empatia nei destinatari delle notizie, attiva un frame dalla connotazione negativa, come testimonia la loro associazione con i termini guerra, morte, invadere, occupare, imprigionare e sofferenza”.
4. Una nuova app in Messico per allertare sulle detenzioni negli Usa

Il Messico sta sviluppando un'app per cellulari che consentirà alle persone migranti di avvisare i parenti e i consolati locali se ritengono di essere sul punto di essere arrestati dal dipartimento per l'immigrazione degli Stati Uniti.

“La mossa è una risposta alle minacce del presidente eletto Donald Trump di effettuare deportazioni di massa dopo il suo insediamento, il 20 gennaio. L'app è stata lanciata per test su piccola scala e sembra funzionare molto bene, ha affermato Juan Ramón de la Fuente, segretario degli Affari Esteri del Messico”, riporta ([link removed]) Cnn. E ancora: "nel caso in cui ci si trovi in ​​una situazione in cui la detenzione è imminente, si preme il pulsante di allerta, che invia un segnale al consolato più vicino, ha affermato [De la Fuente]. Le autorità statunitensi sono obbligate a dare comunicazione ai consolati del paese d'origine quando un cittadino straniero viene trattenuto. Il Messico afferma di aver rafforzato il personale consolare e l'assistenza legale per aiutare i migranti nel procedimento legale relativo alla deportazione. De la Fuente si aspetta che l'app venga lanciata a gennaio. Non ha detto se
l'app ha una scheda di disattivazione che permetterebbe a qualcuno di annullare un avviso se non fosse realmente trattenuto”.
5. Un altro naufragio nel canale della Manica

Almeno tre persone migranti sono morte mentre tentavano di attraversare la Manica dalla Francia settentrionale verso la Gran Bretagna, segnando un altro triste capitolo dell'attuale crisi migratoria.

“La guardia costiera francese ha dichiarato di essere intervenuta intorno alle 6 del mattino, ora locale, nei pressi di Blériot-Plage a Sangatte, una cittadina nel nord della Francia, nei pressi del porto di Calais. Circa 50 persone migranti sono state tratte in salvo dalle acque gelide, ha detto la guardia costiera, molte in stato di grave ipotermia. Tra loro, quattro individui hanno richiesto cure mediche intensive e i funzionari hanno avvertito che il numero di vittime potrebbe aumentare. Tre corpi estratti dall'acqua non sono stati rianimati”, riporta ([link removed]) la giornalista Rebecca Rosman su Npr.

E ancora; “la Manica, sebbene larga solo 21 miglia nel suo punto più stretto, è diventata una delle rotte più letali per le persone migranti che cercano di raggiungere il Regno Unito. Le condizioni insidiose, tra cui forti correnti e rotte di navigazione affollate, hanno aumentato i rischi per chi intraprende il viaggio su piccole imbarcazioni. Politiche migratorie più severe e controlli di frontiera più rigidi hanno lasciato molte persone migranti in fuga da guerre, povertà e persecuzioni con poche opzioni se non quella di rivolgersi alle reti dei trafficanti di esseri umani e a metodi di viaggio non sicuri”.
6. I nostri nuovi articoli su Open migration
* Le vicende tunisine riguardano l’Italia per più aspetti: la vicinanza geografica, i soldi pubblici dati allo Stato africano per “contrastare la migrazione illegale”, le persone in fuga dalla Tunisia che arrivano sulle coste italiane, e i legami politici con il governo di Saied. Ce ne parla ([link removed]) Matteo Chiani, nel secondo articolo di una serie sul tema.
* Ci sono due verità, che viaggiano in parallelo e a volte si incontrano a volte no. Nel caso del processo Open Arms, in cui il Ministro Salvini era imputato, queste due verità non si sono incontrate. Ce ne parla ([link removed]) Patrizio Gonnella.


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