Guarda il webinar di ieri su propaganda e informazione La sfida per la qualità del discorso pubblico è aperta. Un'opportunità per le istituzioni e la libertà dei cittadini
È proprio in situazioni di emergenza e incertezza che i media devono dimostrarsi uno strumento autorevole del dibattito pubblico. Da qui si è partiti ieri in occasione del webinar "Tra propaganda e informazione. La libertà dei media nella pandemia", che ha visto la partecipazione dei giornalisti Giuseppe De Tomaso, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, e Armando Massarenti, coordinati da Serena Sileoni, vicedirettore IBL.
Quale tipo di approccio scegliere nell'illustrare quanto stava avvenendo? E come fronteggiare l'infodemia, ossia la circolazione di una ampia quantità di informazioni difficilmente verificabili? Per De Tomaso sono state queste le domande a cui si è dovuto rispondere in ambito giornalistico e che hanno messo a dura prova l'"etica della responsabilità", un principio-guida della professione. Per Massarenti l'emergenza ha anche fatto riscoprire ai cittadini il socratico "sapere di non sapere": un approccio che fa riconoscere quali siano le persone competenti. In questo modo si è potuto dar voce alla scienza, senza però l'assertività che la stampa è spesso tentata di chiedere, finendo così per dar voce a ciarlatani.
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