Le sfide delle politiche digitali in Europa. Tra iper-regolamentazione e innovazione, edito da IBL Libri, raccoglie i contributi di molti studiosi e policy-maker, tra cui Laura Aria (componente dell'Agcom), Guido Scorza (componente dell'Autorità garante per la Privacy) e il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini.
Come spiegano i due curatori del libro (Serena Sileoni e Carlo Stagnaro) in un'anticipazione pubblicata oggi sul quotidiano Il Foglio, l'obiettivo del volume è quello di aprire un dibattito ospitando posizioni diverse, ma anche sottolineando quale dovrebbe essere la direzione di marcia per recuperare almeno parte del terreno perso in questi anni.
A livello europeo, infatti, già esistono nell'ordinamento i cardini di un sistema più aperto nei confronti dell'innovazione. Anzi, essi sono i perni attorno a cui si è costruita l'integrazione di uno spazio economico e giuridico comune: il diritto della concorrenza, che conferisce alle autorità nazionali ed europee gli strumenti per contrastare gli abusi; le norme comuni a difesa della privacy e dei diritti dei consumatori; i numerosi limiti che, per ragioni etiche o di minimizzazione del rischio, prevengono iniziative che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza.
Tuttavia, nel tempo, anzi negli ultimi tempi, si è sviluppato un quadro di provvedimenti che rischiano di cambiare le coordinate di tale spazio e, con ciò, dei mercati che vi possono fiorire. Questi provvedimenti da un lato tipizzano comportamenti e tecnologie, e in tal modo lasciano fuori dalla porta tutto ciò che oggi non c'è ma domani potrebbe. Dall'altro, prendono le mosse dal (pre-)giudizio che la semplice dimensione è sufficiente a pronunciare una condanna a priori nei confronti delle piattaforme online, obbligandola a vincoli e oneri senza neppure prendersi la briga di provare un danno consumato.
Questa enfasi sulle limitazioni, gli obblighi e i divieti potrebbe scoraggiare ulteriormente, anziché attirare, gli innovatori. E questo può avere conseguenze enormi soprattutto nei settori che evolvono più rapidamente, come l'intelligenza artificiale.
Oltretutto, la segmentazione dei poteri si traduce talvolta in decisioni scoordinate o addirittura contraddittorie: per questo vanno seguiti con attenzione e valorizzati, come scrive Flavio Arzarello (Meta) nell'introduzione al libro, quei casi di collaborazione che si stanno registrando in alcuni paesi Ue e che hanno indotto il Garante francese della privacy a suggerire il riconoscimento esplicito del diritto all'innovazione.
Il libro è disponibile per l'acquisto sul sito IBL. Il PDF del volume è invece scaricabile gratuitamente cliccando QUI.