| Cronache dal Fronte Liberista |
Dopo la pausa estiva, Serena Sileoni e Carlo Stagnaro portano nuovamente Carlo Amenta a riemergere dalla sua insularità e a commentare le notizie della settimana.
Il voto che ribalta la situazione: UE versus Google e Apple La Corte dell'Unione Europea ha infatti ribaltato la sentenza del tribunale di primo grado e confermato, in via definitiva, la sanzione ai due colossi.
Sviscerando due casi estremamente complessi, oltre alla questione della competenza nazionale in materia fiscale si tocca ancora una volta la fondamentale differenza d'approccio tra l'antitrust europeo e quello statunitense. La preoccupazione di fronte a tali interpretazioni rimane la stessa: l'iper-regolamentazione europea taglierà l'ossigeno all'innovazione?
Più ZES per tutti?
Nubi all'orizzonte per la ZES unica: il progetto voluto dal governo Meloni e dal ministro (probabile futuro commissario europeo) Fitto rischia di rivelarsi un fallimento.
L'elemento fondante delle Zone Economiche Speciali, su cui poggia la ricetta del loro successo già dalle loro prime applicazioni negli anni '80, è la capacità di modellare gli incentivi su caratteristiche legate alle peculiarità dei territori, ben delimitati e di ridotte dimensioni, su cui si intende agire per attrarre investimenti internazionali. La ZES unica diventerebbe la più grande mai realizzata, amalgamando in sé un grande insieme di realtà eterogenee che, al di là delle complicazioni regolatorie del caso, farebbe venire meno la chiarezza sui punti di forza e di debolezza su cui agire in maniera efficace.
In estrema sintesi: perché tentare di aggiustare qualcosa che funziona?
La reunion degli Oasis e il dynamic pricing
Infuria la polemica intorno alla reunion degli Oasis - ma, almeno stavolta, non sono stati i fratelli Gallagher a cominciare. Le critiche riguardano infatti i meccanismi di dynamic pricing, algoritmo che regola i prezzi in tempo reale in base alle condizioni di domanda e offerta, che hanno fatto schizzare alle stelle i prezzi dei biglietti su alcuni portali online. Per la verità, niente di nuovo sotto il sole, e nemmeno niente di illegale. Si tratta dello stesso algoritmo utilizzato, fra gli altri, anche da piattaforme turistiche e compagnie aeree, in cui i prezzi sono vincolati alla scarsità. La delusione dei fan è comprensibile, ma siamo sicuri di preferire il bagarinaggio alla vecchia maniera?
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