| Cronache dal Fronte Liberista |
Nell'ultima puntata delle Cronache dal Fronte Liberista prima della pausa estiva, Stagnaro e Amenta cercano di resistere al caldo (e soprattutto all'assenza di Serena Sileoni) andando a caccia di notizie fresche.
Sragioneria dello Stato: "che faccio signò, lascio?"
La prima notizia riguarda le dimissioni del Ragioniere generale dello Stato, capo dell'organo - indipendente e pertanto irremovibile - chiamato a certificare il requisito delle coperture finanziarie per le misure proposte in Parlamento.
Mentre si attendono i chiarimenti, è emersa la notizia che si ignorano i costi del 20% delle spese fiscali attive, il cui impatto si aggiunge a quello della sovrastima delle entrate degli extraprofitti (3-4 miliardi a fronte degli 11 previsti) e dell'ancor più clamorosa sottostima dei costi del Superbonus (circa 150 miliardi spesi a fronte di soli 35 previsti).
Ferma restando la corresponsabilità della politica e della stessa Banca d'Italia sul 110%, l'avvicendamento pone la questione del perché errori così grossolani siano stati possibili e, di conseguenza, della reale indipendenza della struttura su cui poggia la solidità dei conti pubblici.
¡Viva Venezuela libre!
Se purtroppo il risultato ufficiale delle presidenziali venezuelane era tristemente già noto ancor prima che aprissero le urne, qualche novità si registra sul fronte delle reazioni internazionali.
Se da una parte erano pressoché scontate sia le congratulazioni di Russia, Iran e Cina che la reazione contraria di Milei; dall'altra, l'evidente snaturamento delle preferenze degli elettori venezuelani ha suscitato persino la reazione del presidente socialista cileno e la richiesta di spiegazioni degli Stati Uniti, quest'ultima sorprendente se vista in controluce rispetto all'atteggiamento americano nei confronti del Messico. |
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