Digitalizzazione e distanziamento sociale, addio allo scontrino Ma negozianti e consumatori sono informati delle novità?
Il definitivo abbandono dello scontrino fiscale cartaceo può dare un piccolo ma significativo contributo nel quotidiano al mantenimento del distanziamento sociale. Lo scrivono Simone Mezzacapo, professore di diritto dell'economia all'Università di Perugia, e Carlo Stagnaro, direttore dell'Osservatorio sull'economia digitale dell'Istituto Bruno Leoni, nel Focus "Addio allo scontrino? Perché e come superare i documenti commerciali cartacei nell'era del Covid-19" (PDF). Con la più generalizzata applicazione, dal 1 gennaio di quest'anno, delle norme sullo scontrino digitale, l'obbligo di rilasciare un documento fiscale su supporto cartaceo è venuto meno. Tuttavia, la consapevolezza di questo cambiamento è ancora limitata. Inoltre, non tutti si sono adeguati. Scrivono Mezzacapo e Stagnaro: "Una volta in funzione in nuovo registratore telematico, il documento emesso e eventualmente consegnato su supporto cartaceo ai clienti al momento di un acquisto non avrà più valore fiscale, ma solo commerciale. Anche al riguardo sarebbe opportuna una chiara e diffusa informativa al pubblico, anche per chiarire le differenze tra lo scontrino cartaceo che fin ora tutti abbiamo conosciuto e questo nuovo 'documento commerciale' pure oggetto di puntuale regolamentazione, a cui è attribuita centrale importanza quale strumento per la tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti, nonché anche una specifica efficacia a taluni fini fiscali". Il Focus "Addio allo scontrino? Perché e come superare i documenti commerciali cartacei nell'era del Covid-19" di Simone Mezzacapo e Carlo Stagnaro è liberamente disponibile qui (PDF).
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