L’accordo con la Libia si è rinnovato la scorsa settimana senza che il testo fosse aggiornato. Ora il Governo italiano chiede a Tripoli timide modifiche, ma intanto continua a inviare mezzi alla guardia costiera libica.
1. L’Italia invia a Tripoli alcune proposte di modifica al referendum
Dopo che la scorsa settimana il discusso memorandum d’intesa tra Italia e Libia si è rinnovato senza alcuna modifica, il Governo italiano scrive a quello libico proponendo di aggiornare il testo.
Scrive il Post, che “le modifiche proposte dal governo italiano prevedono che la Libia offra «maggiori tutele per migranti e richiedenti asilo e per le persone vulnerabili» e gestisca «il fenomeno migratorio» nel rispetto dei «principi della Convenzione di Ginevra [sui rifugiati] e delle norme di diritto internazionale sui diritti umani». Dagli stralci pubblicati dai giornali, non è chiaro come il governo italiano intenda fare pressione sul governo libico affinché rispetti queste indicazioni, che negli ultimi anni non sono mai state seguite. Il governo italiano chiede «ulteriori attività di formazione del personale libico, in particolare nelle operazioni in mare, per garantire che si svolgano secondo gli standard internazionali e nel rispetto dei diritti umani»: in sostanza, chiede di continuare ad addestrare e assistere la cosiddetta Guardia costiera libica, come fa ormai da alcuni anni per evitare che si comporti in maniera eccessivamente spregiudicata nei confronti dei migranti”.
Annalisa Camilli su Internazionale, elenca i punti critici e i tanti dubbi che aleggiano sul nuovo testo.
Intanto il nostro paese continua a fornire materiale - tra cui anche due motovedette e radar - alla cosidetta Guardia costiera libica.
2. Davanti la Libia continua i soccorsi
Intanto continuano le partenze dalla Libia. Una barca con a bordo 20 persone è stata soccorsa dalla Guardia costiera italiana, mentre restano a bordo della nave della ong spagnola Aita Mari 153 persone. La nave ha chiesto all’Italia un porto sicuro per sbarcare.
Destano preoccupazione invece le condizioni di altre 91 persone in difficoltà che avevano contatto Alarm Phone, di loro si sono perse le tracce.
3. Accoglienza: il Viminale autorizza l’aumento dei rimborsi
“Il Viminale ha diramato una circolare in cui assicura ai prefetti che per ogni migrante potrà essere stanziata una cifra maggiore della forbice (19-26 euro al giorno) stabilita quando Matteo Salvini era ministro dell’Interno”.
Come ricostruito da Cristina Nadotti per Repubblica, le cifre stabilite erano state già diminuite dal ministro Minniti e ulteriormente ridotte da Salvini, e apparivano appena sufficienti a garantire vitto e alloggio, non permettevndo alcun progetto di reale accoglienza o inserimento.
Anche per questo, la maggior parte delle associazioni avevano iniziato a disertare i bandi delle prefetture. Da qui la circolare del Ministero che permette di aumentare l’importo dei rimborsi.
4. A Lesbo resta alta la tensione
Rivolte dei migranti costretti a vivere in migliaia - e in condizioni inumane - nel campo profughi di Moria, aggressioni squadriste, tensioni tra polizia e migranti nelle quali è rimasto ferito anche il giornalista italiano Nico Piro.
A lesbo la tensione resta alta, ma cosa sta accadendo? Su Melting Pot un riassunto precississimo di cosa è accaduto e dei motivi all’origine dei disordini.
Intanto il parlamento greco ha appena approvato una legge che mira a restringere l’autonomia delle ong, accusate di avere un ruolo attivo nelle rivolte.
5. I profughi non sono clandestini
Siamo nell'aprile 2016. A Saronno, nell'ambito della redistribuzione territoriale decisa dall'allora ministro degli Interni Alfano, era previsto l'arrivo di un piccolo gruppo di richiedenti asilo e la sezione locale della Lega decise di insorgere tappezzando la città di manifesti con su scritto: "Saronno non vuole clandestini".
Asgi e Naga ritenendo discriminatoria quella definizione avevano portato il caso in Tribunale ottenendo la condanna della Lega, che però aveva fatto ricorso.
Ora anche la corte d’Appello gli da ragione e condanna la Lega perché - si legge nella sentenza dello scorso 6 febbraio - “chiamare "clandestini" i profughi è reato di discriminazione e non può essere considerato "libera manifestazione del pensiero politico" perché viola i principi fondamentali della Costituzione”.
6. Italia ancora terra di migranti?
Poco più di 60 milioni di abitantio, 116mila rispetto l’anno scorso. Nascite che hanno raggiunto il livello più basso mai riscontrato nel Paese, 120 mila residenti di nazionalità italiana che hanno lasciato il nostro paese per l’Estero. È l’impietosa fotografia raccolta dall’Istat che, come tutti gli anni, ha presentato i dati demografici relativi all'Italia.
Alla luce di questi dati risulta ancora più interessante il panel organizzato dall’Oim “Migrazioni: Italia paese di arrivo o di partenza?”. Secondo l’Organizzazione dall’Italia sarebbero partiti negli ultimi dieci anni 816.000 persone.
7. Canale della Manica: è record di attraversamenti in un solo giorno
Novanta persone, tra cui 15 bambini, sono state intercettate dalle autorità britanniche mentre - a bordo di sei gommoni - tentavano di attraversare la Manica lo scorso giovedì. Continuano i tentativi di attraversare la manica nonostante i gravi pericoli della traversata: quello di giovedì sarebbe il più alto numero di persone intercettate in un solo giorno. Secondo il Guardian, donne e bambini sono stati tempestivamente soccorsi dal personale sanitario nel porto di Dover, ma il loro futuro è incerto e l’espulsione in Francia appare più che una remota ipotesi.
8. Il ministro Lamorgese cambierà i decreti sicurezza?
Se Discontinuità è stato il mantra utilizzato dal governo attuale sin dal giorno dell’insediamento, uno dei temi su cui più ci si aspettava la rottura con le politiche precedenti era proprio quello delle migrazioni. Ospite della trasmissione “Che tempo che fa” il ministro degli Interni Lamorgese ha rilasciato nuove dichiarazioni che vanno in quella direzione:
“Penso che i decreti sicurezza vadano cambiati perché ci sono state delle osservazioni della presidenza della Repubblica. Potremmo valutare insieme alle altre forze della maggioranza per poter procedere ad altri mutamenti. È un discorso che si farà con la maggioranza”.
Ad essere modificate dovrebbero essere le norme che prevedono multe per le navi delle ong che salvano esseri umani.
9. Le condizioni di vita a Borgo Mezzanone restano terribili
Una donna di origine africana è ricoverata in condizioni critiche dopo aver subito gravi ustioni a causa dell'esplosione accidentale di una bombola di gas avvenuta lunedì notte nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, nei dintorni di Foggia. La donna ha riportato ustioni profonde su oltre il 90% del corpo ed è ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Policlinico di Bari.
La zona viene indicata spesso come “ghetto”, è qui che trovano rifugio molti dei braccianti sfruttati come manodopera nella florida industria agricola locale.
Una nuova ricerca, intanto, mette in guardia dallo sfruttamento lavorativo dei migranti nel sud Italia: Soecondo le stime raccolte dal Demeter 2020 “gli immigrati che lavorano come manodopera illegale per l'agricoltura in Italia sono circa il 20% del totale, percentuale che salirebbe all'80% nelle regioni meridionali”.
10. In Bangladesh naufraga un’imbarcazione carica di rifugiati Rohingya
Almeno 16 persone sarebbero annegate, moltre altre risultano disperse, mentre 70 invece sono state recuperate dai soccorritori: è il bilancio del naufragio avvenuto nelle scorse ore davanti le coste del Bangladesh.
Secondo la BBC, la nave era diretta in Malesia e a bordo erano stipati profughi Rohyngia residenti nei locali campi profughi.
Scriveteci e diteci che ne pensate!
Il team di Open Migration